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10 Novembre 2021

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Resto del Mondo

Annapurna III (7.555 m): il team ucraino è a Kathmandu

Viacheslav Polezhaiko, Nikita Balabanov e Mikhail Fomin: prima salita cresta sud est Annapurna III, autunno 2021. Fonte Yana Rostem/facebook

Dopo una discesa durata tre giorni, Viacheslav Polezhaiko, Nikita Balabanov e Mikhail Fomin sono rientrati al CB sani e salvi. Il team è già nella capitale nepalese

Il team ucraino che ha completato la prima salita della cresta sud-est dell’Annapurna III (7.555 m) è in salvo dopo una difficile discesa di tre giorni. Dopo essere saliti in vetta sabato scorso, Viacheslav Polezhaiko, Nikita Balabanov e Mikhail Fomin hanno bivaccato a 6.700 m quella stessa notte, a 6.400 m domenica e a 5.400 m lunedì sera.

I tre scalatori stanno bene e ieri hanno  lasciato il Campo Base e sono rientrati in elicottero  a Kathmandu.

Si attendono i dettagli della salita e le foto di vetta.

La cresta sudorientale dell’Annapurna III era uno dei problemi irrisolti più ambiti dell’Himalaya nepalese. La squadra ucraina aveva già tentato la cresta di quasi 3.000 m nel 2019, ma dovette ritirarsi a circa 6.300 m per la neve troppo alta e instabile.

Viacheslav Polezhaiko, Nikita Balabanov e Mikhail Fomin prima salita cresta sud est Annapurna III, autunno 2021. Fonte facebook Yana Rostem/facebook

L’alpinista inglese Kenton Cool ha pubblicato un contributo sul suo instagram, ricordando la sua impresa sull’Annapurna III del 2003 e commentando il successo degli ucraini:
“Questa foto è stata scattata 18 anni fa, nell’autunno del 2003 quando John Varco, Ian Parnell ed io abbiamo completato l’ambita 1a salita della cresta Sud-Ovest. Nessun supporto sherpa, nessuna corda fissa e niente O2 supplementare!
Ieri tardi ho appreso la fantastica notizia che la possente e inviolata cresta Sud-Est  della montagna (una delle ultime grandi linee himalayane) è finalmente stata salita.
Quello che mi stupisce è che si tratta della prima salita di questa bellissima montagna dalla nostra nel 2003…. sono passati 18 anni!!!!!
Questo mi ha fatto riflettere sulla mia carriera in alta montagna, e su dove lo sport sembra essere finito.
C’è TANTA fuffa là fuori, post da parte di chi sale sulle corde fisse sistemate dagli eroici sherpa. Sentiamo di record di velocità […] Sembra che tutti cerchino la notorietà. Forse ogni traguardo è fantastico a sé stante per quella persona ma quello che non si sta  facendo è portare avanti lo sport…. semmai si sta svalutando lo sport rendendolo più difficile per chi lo fa per davvero. Nessuno di quegli scalatori è al limite nonostante l’immagine che viene proiettata attraverso la loro lente distorta.
L’Annapurna III mi ha spinto mentalmente e fisicamente oltre ciò che credevo possibile. Lo sforzo fisico impiegato nel trasporto del carico era incredibile, lo sforzo mentale ci consumava e la spinta al vertice di 8 giorni in stile alpino era offuscata dallo stress acuto. Ha generato relazioni rotte e mi ha mandato in una nuova direzione…. . insomma mi ha condotto dove sono oggi (nel bene e nel male).
Dubito fortemente che Nikita Balabanov, Mikhail Fomin e Vyacheslav Polezhayko che si sono trovati in cima all’ Annapurna III il 6 novembre stessero pensando al loro prossimo post  o al prossimo accordo di sponsorizzazione. Sospetto che fossero tutti concentrati su come diavolo avrebbero fatto a scendere sani e salvi.
Saluto il crudo amore per lo sport da parte di questi tre scalatori.