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La nave a tre alberi Endurance della spedizione antartica di Shackleton del 1914-1915 intrappolata nella banchisa. Foto: Frank Hurley, Fonte Endurance22
La spedizione Endurance22 ritrova il relitto a oltre 3.000 metri di profondità, realizzando ciò che molti pensavano fosse impossibile
Ecco le prime immagini dell’Endurance, la nave a tre alberi e lunga 44 metri, scelta nel 1915 dall’esploratore britannico Sir Ernest Shackleton per affrontare la traversata dell’Antartide. Il vascello avrebbe dovuto condurre Shackleton e il suo equipaggio dal Mare di Weddell al Mare di Ross, passando per il Polo Sud, ma i ghiacci del Mare di Weddell stritolarono lo scafo, che affondò. Shackleton riuscì a portare in salvo tutti i membri della ciurma, dopo mesi passati tra la banchisa, l’Elephant Island e le montagne sconosciute della Georgia del Sud, ricoperte da ghiacciai. Approfondimenti
Cento anni dopo la morte di Shackleton, il relitto, decisamente conservato, è stato localizzato dalla spedizione Endurance 22, organizzata dal Falklands Maritime Heritage Trust, partita per la missione scientifica all’inizio di febbraio 2022.
La Endurance è stata ritrovata a una profondità di 3.008 metri nel Mare di Weddell, all’interno dell’area di ricerca definita dalla squadra di spedizione prima della sua partenza da Cape Town, a circa quattro miglia a sud della posizione originariamente registrata dal capitano Worsley .
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Il relitto dell’Endurance ©Falklands Maritime Heritage Trust and National Geographic Caption
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Il relitto dell’Endurance ©Falklands Maritime Heritage Trust and National Geographic Caption
John Shears, capo spedizione, ha dichiarato:
“La spedizione Endurance22 ha raggiunto il suo obiettivo. Abbiamo scritto la storia polare con la scoperta di Endurance e completato con successo la ricerca di relitti più impegnativa del mondo. Inoltre, abbiamo intrapreso importanti ricerche scientifiche in una parte del mondo che ha un impatto diretto sul clima e sull’ambiente globali. […] Inizieremo a breve la nostra tappa di ritorno a Città del Capo, dopo una spedizione che è stato un mio grande privilegio e onore guidare. La squadra della spedizione, gli ufficiali e l’equipaggio del SA Agulhas II sono stati semplicemente eccezionali. Vorrei anche ringraziare il Falklands Maritime Heritage Trust e tutti i nostri partner, specialmente in Sud Africa, che hanno svolto un ruolo fondamentale nel successo della spedizione”.