I polacchi dovrebbero raggiungere il Campo Base domani
Bartek Ziemski e Oswald Rodrigo Pereira cercheranno di replicare anche sul Kangchenjunga il recente successo sul Makalu. Attualmente i due polacchi stanno recuperando le forze a Kathmandu, dove hanno avuto modo di consultare l’Himalayan Database.
Questo è il loro ultimo messaggio:
“Insieme a Billi Bierling dell’Himalayan Database, abbiamo analizzato i record delle precedenti discese con gli sci dal Makalu, e ne consegue che quella di Bartek Ziemski effettuata il 12 e 13 maggio è la prima nella storia di questo ottomila realizzata dalla vetta senza l’utilizzo di ossigeno supplementare durante la salita e la discesa”, ha postato ieri Pereira.
Sabato, Bartek e Oswald dovrebbero partire per il Campo Base del Kangchenjunga. Se riusciranno anche in questa impresa, avranno completato il quarto Ottomila del loro MAD Ski Project, dopo Annapurna e Dhaulagiri (2023) e Makalu (2024).
Pochi altri alpinisti al Kangchenjunga
Dopo il tentativo fallito degli sherpa di fissare le corde dal Campo 4 alla vetta del Kangchenjunga (8.586 m) nello scorso fine settimana, sono pochi coloro che sperano ancora di raggiungere il vertice utilizzando la finestra favorevole, prevista per gli ultimi 10 giorni di maggio.
Nei prossimi giorni, l’australiana Allie Pepper che, con Mingtemba Sherpa (alias Mikel Sherpa) e Ngima Wangdak Sherpa (alias Nima P Sherpa), aveva pianificato di tentare il Kangchenjunga dopo l’Annapurna e il Makalu, dovrebbe raggiungere il Campo Base in elicottero.
Anche Sashko Keved (Macedonia) volerà al Kangchenjunga con il team Imagine Nepal. Kedev ha scalato il Makalu il 5 maggio e lunedì 13 maggio il Lhotse. Il macedone ha al suo attivo 10 Ottomila.
Anche il pakistano Sajid Sadpara dovrebbe ancora essere al Kangchenjunga. Durante il suo precedente tentativo si è ritirato a 7.700 m, ma aveva promesso di riprovare.