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21 Luglio 2020

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Ambiente e Territorio · Alpi Occidentali · Aree Montane · Europa · Bivacchi

Il nuovo bivacco delle Périades è tornato davanti alle Grandes Jorasses

L’arrivo del nuovo bivacco. Foto: Ingrid Pernet Duparc/France 3 Alpes

Il nuovo bivacco è stato trasportato in elicottero e depositato a mano nella sua nuova posizione il 20 luglio

Un anno dopo il lancio della campagna di raccolta fondi destinata alla sua ricostruzione, ieri mattina il nuovo piccolo bivacco delle Périades (Petite Cabane des Périades) è stato ricollocato con l’elicottero 10 m a Nord rispetto alla vecchia capanna,  di fronte alle Grandes Jorasses, nel massiccio del Monte Bianco.

Costruito alla fine degli anni ’20 vicino alla Brèche de Puiseux, riparato e rinnovato più volte, questo micro-rifugio, in grado di ospitare una piccola cordata (3 persone), è crollato pericolosamente la scorsa estate, vittima della fusione del permafrost  e dei cambiamenti climatici.

E’ stata la guida e insegnante dell’ENSA Jean-Sébastien Knoertzer a lanciare la campagna di raccolta fondi per ricostruire completamente il bivacco. In meno di un anno,  312 donatori hanno raccolto circa 14.000 euro.

Il nuovo bivacco. Fonte: Jean-Sébastien Knoertzer/facebook

E ieri 20 luglio, intorno alle 9, pochissimi fortunati hanno potuto assistere allo spettacolare arrivo del nuovo bivacco, sospeso dal verricello dell’elicottero e depositato a mano nel luogo previsto. La delicata operazione è stata filmata dal vivo da un team di Francia 3 Alpes che ha raggiunto un’altitudine di 3.400 metri per filmare l’evento.

La vecchia capanna, sarà  esposta al Museo Alpino di Chamonix, dopo molti anni di servizio.

Il prossimo progetto

Jean-Sébastien Knoertzer ha anticipato attraverso la sua pagina facebook, anche un nuovo progetto: la ricostruzione della Capanna della Torre Rossa (Cabane de la Tour Rouge) situata sul versante Est del Grepon.

“Questa capanna costruita nel 1930 che appare ancora su tutte le carte IGN e che è citata nelle topografie d’epoca, purtroppo non ha avuto una lunga vita, a differenza di quella delle Periades, poiché non esiste più dal 1965 a seguito del suo brutale crollo causato da una forte quantità di neve depositata sul tetto”,  spiega Knoertzer.

“Posata a 2820 metri di altitudine,  questa capanna poteva ospitare fino a 8 persone. Oggi è grazie all’aiuto della fondazione Petzl, siamo riusciti a salire in quota e a prendere le misure per la progettazione di questa nuova capanna e soprattutto ad evacuare i 430 kg di rifiuti accumulati dagli anni (scatole di conserve, bombole di gas, bicchieri ecc… vedi foto)”, racconta ancora Jean-Sébastien

I resti della Cabane de la Tour Rouge. Fonte: Jean-Sébastien Knoertzer/facebook

Questo nuovo progetto dovrebbe  prendere il via la prossima estate.