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19 Luglio 2021

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Resto del Mondo

Broad Peak: disavventura a Don Bowie. Lotta Hintsa fino a 7750 metri

Lotta Hintsa. Fonte instagram

Lo scalatore canadese è dovuto scendere al Campo Base da Campo 2 per problemi di salute. La finlandese ha proseguito la scalata, mantenendo fede agli accordi presi con Mirza Alì

“Pochi giorni ricchi di eventi. La natura umana è interessante”,  ha scritto Lotta Hintsa sul suo instagram, commentanto gli ultimi giorni sul Broad Peak.

La finlandese (compagna di Don Bowie)  è appena rientrata al campo base, dopo aver dato il suo contribuito ad aprire la via verso il Colle da Campo 3. Purtroppo, solo metà degli alpinisti che avevano dato la loro disponibilità a fare questo duro lavoro nella neve alta si è mossa da Campo 3.

Per quanto riguarda il canadese Don Bowie, purtroppo è dovuto scendere al Campo Base da Campo 2 per forti conati di vomito e diarrea. La finlandese ha proseguito la scalata fino a 300 metri dalla vetta, aprendo la via insieme a pochi altri compagni, rispettando gli accordi presi con il pakistano Mirza Ali, leader di Karakorum Expeditions.

Di seguito il racconto integrale pubblicato ieri 18 luglio da Lotta:

15.7. Siamo saliti dritti al C2, facendo traccia  senza sorprese tra C1-C2 con Nils (Belgio) e Hugo (Bolivia), ragazzi forti

16.7. Ci svegliamo e Don Bowie ha conati di vomito e diarrea. Aspettiamo qualche ora e lui peggiora. Decidiamo che lui scende e io continuerò a salire. Avevamo promesso di dare il nostro contributo alla squadra di fissaggio corde il giorno successivo, in questo modo almeno metà della nostra squadra sarebbe stata lì. Quindi sono salita a C3 da sola.

17.7. Partiamo a mezzanotte e siamo  metà delle persone che avremmo dovuto essere, poiché quelli che si erano impegnati ad aiutare hanno deciso di non muoversi. Forza gente, dove siete spariti? La squadra di Mirza Ali prende il comando e io, Hugo e Nils aiutiamo come possiamo, facendo traccia nella neve profonda e in un mare di crepacci. Alcune ore dopo arrivano anche altri due alpinisti per aiutare. Alla fine arriviamo ad un punto intorno ai 7750m (Inreach) dove un enorme crepaccio è crollato e ha interrotto la via. I portatori decidono di scendere, noi quattro cerchiamo di procedere. Troviamo una via alternativa  e proviamo a salire più in alto. Ci sono voluti 45 minuti per salire solo di  20-30 m. La neve è appena collassata sotto… così ci ritiramo. Mi sentivo bene e mancavano solo 300 metri per arrivare in vetta…
Arrivo al C3, pieno di nuovi scalatori in attesa di salire il giorno dopo. Don Bowie mi chiama via radio e mi dice che c’è un portatore d’alta quota sotto C3 che ha un disperato bisogno di aiuto. Poiché ero disidratata, affamata e non dormivo da un po’, sapevo di non essere la scelta migliore. Ho chiesto aiuto, ma tutti hanno fatto finta di non sentire. Quindi ho preparato il mio enorme zaino (nessuno è stato disposto a prestare la sua tenda per un deposito) e ho iniziato a scendere. Il belga Jeff è venuto dietro di me e ha preso il comando. Enorme rispetto!! Ho fatto del mio meglio per aiutare, offrendo medicine e dando l a mia disponibilità.

18.7. Sono scesa al Campo Base, masse di alpinisti si stanno dirigendo verso la vetta…

Il racconto di Don Bowie

Don Bowie, Broad Peak estate 2021. Foto: Lotta Hintsa. Fonte instagram D. Bowie

“Sono successe molte cose dal mio ultimo post… ecco [cosa è successo] nelle ultime 48 ore”,  scriveva ieri Don Bowie sul suo instagram.

“Il 15 luglio io e Lotta Hintsa abbiamo lasciato il campo base per  raggiungere  C2 aprendo la via nella neve alta da C1-C2 con Nils (Belgio) e Hugo (Boliva) – entrambi ragazzi forti – racconta Bowie –  Lotta ed io in precedenza avevamo stretto un accordo con Mirza Ali per lavorare con 7 dei suoi ragazzi per fissare le corde fino in vetta insieme ai membri di altre due squadre (senza nome). Avevamo lavorato con i ragazzi di Mirza prima di aprire la via nella neve profonda da C2-C3… ragazzi divertenti e forti. Il piano era che i ragazzi di Mirza, Lotta ed io, e le altre 2 squadre lavorassero insieme per raggiungere la vetta il 17 luglio.

Poi è arrivata la giornata di ieri: alla  mattina sono scappato fuori dalla tenda al C2 con violenti conati di vomito  e diarrea  – sono certo che il risultato di aver bevuto neve sciolta nell’affollato C2 dove sono presenti feci umane congelate ovunque … Tremando per la  febbre e con la diarrea sono dovuto scendere. Lotta ed io abbiamo deciso che lei sarebbe salita. Con un enorme zaino è salita al C3 mentre io sono sceso dalla montagna e sono tornato al campo base. Questa mattina, Lotta ha mantenuto fede al nostro accordo e ha aiutato ad aprire al via con 5 dei ragazzi di Mirza, e anche con Nils e Hugo. Le altre due squadre “anonime” non hanno lasciato le tende a C3, scegliendo di attendere che la via fosse aperta. Ma Lotta e il piccolo gruppo hanno lavorato instancabilmente per 14 ore fino a quando non sono stati sconfitti dalla neve alta a 7750 m *(AGGIORNAMENTO*: Lotta sta scendendo e mi ha informato che  un enorme crepaccio  ha bloccato la loro salita) … Sono così orgoglioso di questa piccola squadra, e in particolare di Lotta, e spero che coloro che hanno aspettato sotto al campo che altri aprissero la via per la loro spinta alla vetta di domani, apprezzino il loro sforzo.”

Lotta Hintsa e Don Bowie al Campo Base del Broad Peak. Foto: Hussain Aziz