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15 Ottobre 2024

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Resto del Mondo

Cho Oyu (8.201 m): il team russo guidato da Vasiliev torna in quota

L’obiettivo della squadra è raggiungere i 7900-7950 metri di altitudine sulla cresta Est

Una squadra russa formata da Andrei Vasiliev, Vitaly Shipilov, Kirill Eiseman e Sergei Kondrashkin è impegnata in Himalaya dal mese di settembre  con l’obiettivo di scalare  il Cho Oyu (8.201 m) dal versante nepalese, noto per le sue ripide e difficili pareti verticali, alte migliaia di metri.

“Questa volta abbiamo scelto la via lungo la cresta Est – ha confermato Vasiliev all’associazione alpinistica russa –  L’unica salita riuscita lungo questa via è stata effettuata dalla squadra nazionale russa nel 1991. La principale difficoltà tecnica è rappresentata da un cedimento della cresta a circa 8000 metri di altezza. Si tratta di un salto ripido e roccioso seguito da un traverso dal versante tibetano.”

Ricordiamo che lo scorso anno il team di Vasiliev aveva tentato, senza successo, la cresta Sud Ovest (SSW) della montagna.

La spedizione si muove in stile alpino.

Spedizione russa al Cho Oyu, Nepal, ottobre 2024: vista da 6500-6700 metri. Fonte mountain.ru

I russi hanno allestito il loro Campo Base a Dole-Gokyo, a quota 4.770 metri e il Campo Base Avanzato a 5.300 metri. I primi di ottobre hanno raggiunto il Campo 1 (6100 m) e successivamente il Campo 2 (7.050 m). Il 7 ottobre sono scesi al Campo Base Avanzato  e il giorno dopo sono rientrati a Gokyo per recuperare le forze.

“È arrivato l’autunno e sono iniziati i venti. Abbiamo capito gli svantaggi della stagione autunnale – ha commentato Vasiliev – Ma le precipitazioni sono state scarse e il pericolo di valanghe basso”.

In corso la terza uscita in quota: team a 6.200 metri

Spedizione russa al Cho Oyu, Nepal, ottobre 2024: foto tecnica della via. Fonte mountain.ru

 

Il team ha  nuovamento ripreso l’attività  il 13 ottobre, giorno di partenza dal Campo Base per la terza uscita in quota.

“L’obiettivo è raggiungere la cresta principale (Est), a 7900-7950 metri – ha affermato Vasiliev prima della partenza – La vetta sembra a due passi da qui, ma non è così. La cresta è lunga e c’è del lavoro tecnico da fare. In caso di attacco al vertice, dobbiamo essere pronti a trascorrere 3 notti a questa altezza. La meta è ancora molto lontana…”

Ieri 14 ottobre, un ultimo aggiornamento da Andrei Vasiliev:

“Siamo saliti a 6200 metri. Lungo la via si sono aperti dei crepacci. Tutto ok”.

 

Spedizione russa al Cho Oyu, Nepal, autunno 2024: la Cresta Est. Fonte Mountain.ru