La squadra, guidata da Andrei Vasiliev, affronterà la cresta Sud-Est in stile alpino
Il Dipartimento del Turismo del Nepal ha rilasciato i permessi di scalata ad una spedizione russa per tentare la sesta vetta più alta del mondo nella stagione autunnale 2024.
La squadra, composta da quattro alpinisti guidati da Andrei Vasiliev, tenterà il Cho Oyu (8.201 m) attraverso la lunga e difficile cresta Sud-Est.
La prima salita della proibitiva cresta Est del Cho Oyu, fu effettuata nell’autunno 1991, da una grande spedizione sovietica guidata da Sergei Efimov. Solo cinque – Ivan Plotnikov, Eugeny Vinogradsky, Alexsander Yakovenko, Valery Pershin e Sergei Bogomolov – dei 14 membri del team, riuscirono a raggiungere la vetta. Un sesto membro, Yuri Grebeniuk, rinunciò a 8000 metri per un inizio di congelamento. Ironia della sorte, morì tragicamente il giorno dopo, durante la discesa, colpito in fronte da una pietra (Fonte).
I russi scaleranno la montagna in stile alpino
Andrei Vasiliev, Sergei Kondrashkin, Kirill Eizerman e Vitaly Shipilov sono in partenza per la regione del Khumbu, per iniziare la loro attività sulla montagna.
“Affronteranno la montagna in stile alpino”, ha comunicato Iswari Paudel, amministratore delegato di Himalayan Guides, al quotidiano The Himalayan Times. L’agenzia fornirà il supporto logistico alla spedizione.
L’ultima salita di successo dal versante nepalese
Il Cho Oyu solitamente viene salito dal Tibet (Cina). Il versante nepalese è, infatti, noto per le sue ripide e difficili pareti verticali, alte migliaia di metri e, finora, solo poche decine di alpinisti sono riusciti a scalarlo.
Ricordiamo che il 7 giugno scorso, il francese Alasdair McKenzi e i nepalesi Gelje Sherpa, Tenzing Gyaljen Sherpa, Chhangba Sherpa, Lakpa Temba Sherpa, Lakpa Tenji Sherpa e Ngima Ongda Sherpa hanno compiuto un’impresa storica raggiungendo la vetta del Cho Oyu dal versante nepalese, attraverso la cresta Sud-Ovest (SSW)