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6 Giugno 2023

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Alpi Occidentali · Aree Montane · Europa

Christophe Profit multato per aver rimosso due ancoraggi sulla via Normale del Monte Bianco

Christophe Profit, 2019. Fonte Wikimedia

La famosa guida e alpinista francese dovrà pagare una multa di 600 euro

Il noto alpinista e guida d’alta montagna Christophe Profit il  5 giugno è stato riconosciuto colpevole di  furto dal Tribunale di Bonneville, in Alta Savoia. Al francese è stata inflitta una multa di 600 euro per aver rimosso alcuni ancoraggi dalla via Normale del Monte Bianco. Un atto militante che Profit ha sempre rivendicato.

Lo scorso giugno e luglio, l’alpinista aveva rimosso quattro ancoraggi, due dei quali in territorio francese e di proprietà del comune di Saint-Gervais-Les-Bains. I due ‘paletti’ erano stati collocati dalla società delle guide locali, in accordo con i loro colleghi di Chamonix e con la prefettura, per mettere in sicurezza una delle vie di accesso al Monte Bianco.

Christophe Profit ha sempre sostenuto che gli stessi avrebbero incoraggiato “gli scalatori dilettanti e inesperti, a correre rischi inutili”, anzichè orientarsi verso una “possibile via alternativa”.

I fatti

Nell’estate 2022, la società di guide di Saint-Gervais aveva sistemato quattro ancoraggi metallici lunghi 1,80 metri, per mettere in sicurezza la via normale, dopo la comparsa di un crepaccio formatosi recentemente nei pressi della cresta di Bosses, a circa 4.600 metri di quota. Settimane dopo, Christophe Profit li aveva rimossi e, in autunno, aveva ricevuto una denuncia dal sindaco di Chamonix, Jean-Marc Peillex.

Profit, inizialmente era stato accusato di “mettere in pericolo la vita di altre persone” e di “furto”. Il giudice ha respinto la prima delle due accuse. Per la seconda, è stata richiesta un’ammenda di 4.000 euro. Alla fine, all’alpinista è stata inflitta una multa di 600 euro per il furto degli ancoraggi situati in territorio francese, mentre non è stato sanzionato per gli ancoraggi in territorio italiano.

La difesa di Profit ha sempre sostenuto  che tale azione non costituiva un furto, ma rappresentava un atto militante, proprio a favore della sicurezza delle persone. Secondo Profit, gli scalatori inesperti  dovrebbero considerare altre opzioni prima di affrontare una via al di sopra delle loro possibilità.