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Neve.
Piccoli fiocchi bianchi di acqua congelata.
Ha il potere di renderci felici ed in qualche modo è come se ci facesse tornare bambini.
Personalmente potrei passare ore sotto una copiosa nevicata o a guardare gli abeti carichi di neve, immobili nel silenzio dell’inverno, è una cosa in grado di amplificare i miei pensieri ed i miei sogni.
E per muoversi comodamente in questi ambienti, da tempo immemore, si utilizza uno specifico strumento: le “racchette da neve”. Erano l’attrezzo preferito dai trappers americani e permettevano loro di spostarsi all’interno degli sconfinati spazi invernali del freddo Nord America, così da poter raggiungere le più avventurose zone di caccia o quei luoghi remoti che altrimenti sarebbero stati isolati per mesi.
In quest’inverno che sarà per tutti noi alquanto strano (sarà strano per noi ma non per la natura che come ben sappiamo rimane quasi sempre impassibile agli uomini ed alle sue leggi) tra (semi)lockdown ed impianti da sci chiusi, in tantissimi stanno valutando l’acquisto delle ciaspole (vi prego non chiamatele ciaspe o craspe perchè non si può proprio sentire) per poter godere di un’esperienza alternativa sulla neve.
LA POTENZA DELLA NATURA
La bellezza di questo strumento è che non necessita di corsi o grandissime competenze tecniche per poter essere utilizzato e che ci permette di avvicinarci ad ambienti fantastici alternativamente irraggiungibili. Inoltre è per sua natura un modo di muoversi molto “selvaggio” e primordiale, in grado di riconnetterci con la parte più autentica della vita in montagna e con il nostro io più profondo.
Dobbiamo però ricordarci SEMPRE che la potenza della natura non è solamente quella capace di smuovere i nostri animi ma anche quella in grado di sommergerci in pochi secondi in caso di errore. Poco importa se stavamo camminando su una zona che sembrava facile o che pensiamo essere sicura. A meno che non si possiedano delle ottime conoscenze sul mondo della montagna in inverno è il caso di non allontanarsi mai da sentieri e tracce battute. E nel caso in cui fossimo degli “esperti”, volenterosi di confrontarci con l’ambiente invernale, ricordiamoci di portare sempre con noi gli adeguati strumenti per la ricerca ed il soccorso in valanga quali: artva, pala e sonda (e non basta averli con noi, bisogna anche saperli usare!).
LE CORRETTE ATTREZZATURE DA AVERE CON NOI
Si parte dal presupposto che per avventurarsi in ambiente outdoor un escursionista possieda già tutto l’occorrente, ma onde evitare dubbi facciamo un breve ripasso. Saranno necessari:
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Zaino da trekking
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Scarponi
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Abbigliamento tecnico specifico per l’inverno (ne parleremo approfonditamente in un prossimo articolo)
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Guanti, sotto guanti, berretto o fascia
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Le ghette
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Bastoncini (opzionali per il trekking, ma direi obbligatori per le ciaspole)
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Ciaspole (ovviamente)
LE SCARPE “GIUSTE” PER CIASPOLARE
Il termine giuste è volontariamente virgolettato poichè non serve utilizzare uno scarpone particolare per camminare con le ciaspole e perché come spesso ripeto non si può ragionare per assoluti visto che non tutte le persone si trovano bene con uno stesso oggetto.
Ciononostante per camminare con le ciaspole sulla neve, fresca o ghiacciata che sia, il mio consiglio è quello di dotarsi di un paio di scarponi alti ed assolutamente impermeabili.
Non serve ovviamente che questi siano dei super scarponi da ghiacciaio con suole iper strutturate ed aggressive, ma è secondo me un’ottima scelta quella di dotarsi di scarpe in grado di darci un miglior sostegno ed una maggiore protezione dalla neve rispetto ad una scarpa bassa o “normale”.
Un’altra cosa da considerare poi è il fatto che, nonostante l’altezza della scarpa, se ci muoviamo in neve fresca è consigliabile dotarsi di una paio di ghette così da evitare una delle cose più spiacevoli che possa succedere camminando con le ciaspole: la neve negli scarponi.
COM’È FATTA UNA CIASPOLA
La struttura di una ciaspola si può dividere in diversi elementi:
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La superficie
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Il profilo
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Il rampone ed i denti inferiori
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L’attacco dello scarpone
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L’alzatacco
1. LA SUPERFICIE
La superficie è senz’altro un elemento principale delle racchette da neve ed è proprio grazie a questa caratteristica se possiamo galleggiare comodamente sulla neve fresca. La capacità di galleggiamento è infatti proporzionale alla superficie della racchetta e quindi una ciaspola con superficie ampia ci permetterà di galleggiare meglio (tenendo però conto che questo principio vale in relazione al nostro peso corporeo, maggiore sarà il peso e maggiore dovrà essere la superficie della ciaspola).
2. IL PROFILO (O FORMA)
Il profilo, ovvero il bordo, della ciaspola è un elemento strettamente collegato alla superficie. In commercio ad oggi ci sono diverse forme e diversi profili di ciaspole, dalla classica racchetta ovale a racchette con forme più allungate e strette. Il parametro da tenere in considerazione in questo caso è che il profilo ci garantisca un appoggio sufficientemente ampio e che sia in grado di offrirci una struttura solida e resistente.
3. I RAMPONI E LE PUNTE
Per avere una buona presa sulla neve, soprattutto su quella ghiacciata e su pendii acclivi, è fondamentale che le nostre ciaspole abbiano una buona punta frontale (detta rampone) e che abbiano nella parte inferiore dei denti metallici in grado di far presa sulla superficie crostosa del terreno. Ad ogni modo potete stare tranquilli: questi elementi sono relativamente standardizzati ed ormai quasi tutti i modelli di racchette da neve ne sono dotati, per cui vi basterà solo controllare che il modello da voi scelto ne sia dotato.
4. L’ATTACCO
A prescindere dal tipo di ciaspola, in quasi tutti i modelli il tipo di attacco è adattabile alla maggior parte dei numeri di scarpa, con diversi sistemi di regolazione in base alle aziende, adattandosi bene alla nostra calzatura (solitamente vanno su numeri tra 35 e 46).
In questo caso il mio consiglio è di prenderne uno che sia “standard” e che quindi sia valido per qualunque tipo di scarpone. In commercio se ne trovano davvero molti: da quelli che funzionano con classici strap e laccioli a quelli più sofisticati simili ad un attacco da snowboard. In generale vanno quasi tutti bene e la scelta dipende principalmente dal nostro gusto personale e da cosa ci trasmette maggior sicurezza. Se dovessi dare un consiglio io non prenderei delle ciaspole con attacco automatico poiché in grado di funzionare solo con scarponi da ghiacciaio che hanno una suola rigida e sono dotati di specifici “inviti”, così come quelle con un attacco che per fissarsi sulla parte posteriore dello scarpone presentano un singolo lacciolo. Quest’ultimo attacco era quello “classico” delle ciaspole di una volta ma al giorno d’oggi risulta alquanto scomodo perché legandosi ad un elemento mobile come lo scarpone non è in grado rimanere fisso ma rischia invece di scivolare ed allentarsi, costringendoci a dover regolare le nostre ciaspole ogni 500 metri.
5. L’ALZATACCO
L’alzatacco è l’ultimo elemento importante di una ciaspola anche se in tutta onestà vi devo confessare che mi sono trovato ad utilizzarlo veramente in poche occasioni. Di base di tratta di una linguetta in alluminio (o in plastica) ed il suo scopo è quello di aiutarci a progredire su terreni pendenti andando a “livellare” il nostro appoggio, alzando di fatto il punto su cui il nostro tallone appoggia in fase di scarico. Comunque, nonostante io non ne sia un grande utilizzatore, è un elemento che può tornare comodo in svariate situazioni quindi assolutamente consigliato.
SCEGLIERE BENE COMPRENDENDO LE DIFFERENZE TRA I MODELLI
Piccola nota personale:
Diffidate da tutte quelle “guide” online e quei video che vi spiegano che bisogna scegliere la ciaspola in base al tipo di neve che si andrà ad affrontare. Le ciaspole sono ciaspole ed in linea di massima svolgono tutte la stessa funzione, punto. È poi vero che alcuni modelli sono più larghi e quindi più performanti su neve fresca e morbida, che altri modelli sono più adatti a terreni ghiacciati così come è vero che ci sono alcuni modelli (pochi per fortuna) che sarebbe meglio “evitare” poichè non adatti ad alcun tipo di terreno.
Dire però che le ciaspole vadano scelte in base alla neve che vorremo affrontare è una madornale minchiata! Per sua natura la neve è un elemento estremamente mutevole ed effimero per cui catalogare i diversi tipi di ciaspola in base al tipo di neve è una cosa insensata. Inoltre se volessimo essere realisti credo che nessuno di noi rinuncerebbe ad un’uscita solo perché “le mie ciaspole vanno bene solo sulla neve fresca ma oggi è ghiacciata quindi non vado”. Ed infatti i produttori, consci di questo fatto, cercano di creare modelli versatili e adatti a quasi tutte le condizioni.
Mi sento di poter dire tranquillamente che qui da noi, che si tratti di territori alpini o appenninici, quasi tutte le ciaspole vanno bene, ma per approfondire meglio vediamo assieme le differenze principali ed i modelli che secondo me sono da evitare.
I materiali:
Partiamo dalla base: esistono sostanzialmente due tipi diversi di ciaspole: quelle in materiale plastico composito (ABS) e quelle con un profilo esterno in alluminio.
Le prime sono le più comuni e diffuse, e come già detto si possono usare in ogni condizione, ma trovano nella neve rigida e compatta il loro habitat perfetto.
Le seconde, quelle con un profilo in alluminio, sono solitamente le ciaspole di alta fascia. Spesso realizzate con inserti plastici che riempiono l’interno del profilo in modo da garantire il galleggiamento, sono ciaspole decisamente più resistenti di quelle in ABS oltre che più performanti ed aggressive che ne consentono l’uso anche su terreni più difficili.
La forma:
Anche in quanto a dimensioni e forme le opzioni sono principalmente due: ciaspole allungate e ciaspole corte. Ovviamente ognuna di queste forme ha un suo scopo. Racchette da neve più lunghe e con una più ampia superficie garantiranno un maggior galleggiamento e risulteranno più comode per la camminata in salita. Di contro, modelli con una forma più accorciata e tozza saranno decisamente più comode in discesa e meno ingombranti nel camminare in piano.
I ramponi e le punte:
Anche questo elemento può giocare un importante ruolo nella scelta della ciaspola.
Delle racchette più tecniche avranno un maggior numero di punte inferiori e dei ramponi più “cattivi”, arrivando in alcuni modelli ad avere anche delle vere e proprie lame affilate sul lato del profilo. Questi elementi servono per garantirci una presa eccellente sui terreni più ghiacciati ed acclivi (nota inutile: le ciaspole, così come i ramponcini, non sono uno strumento di progressione su ghiacciaio!). Se però le nostre uscite si concentreranno prevalentemente in zone poco pendenti e su tracce e sentieri per lo più battuti non avremo certo bisogno di avere ramponi super aggressivi ed un fondo costellato di punte.
MODELLI DA EVITARE:
I modelli con profilo esterno a tubo:
Secondo me sarebbe meglio evitare tutti quei modelli con il profilo esterno in tubolare poiché hanno molto spesso un peso elevato, i materiali di riempimento al centro sono per la maggior parte composti da una tela plastica non così resistente e sono purtroppo esageratamente grandi rispetto alle normali esigenze dell’utilizzatore medio (in parole povere vanno bene in Canada dove 6 mesi l’anno ci sono metri di neve esclusivamente polverosa e leggera).
I modelli con attacco solo frontale:
per capirci quelli che nella parte posteriore hanno unicamente un lacciolo da posizionare sul retro del nostro scarpone. Per quanto possano essere strutturati, questi attacchi presentano due criticità principali: per quanto si tiri il lacciolo questo sarà legato ad una parte mobile (lo scarpone) e quindi ci saranno molte più possibilità che si muova e si debba risistemare; questo tipo di sistema lascia “vuota” la suola dello scarpone, facendo sì che in caso di neve umida o pesante questa si attacchi alla suola creando uno spiacevole e fastidioso zoccolo che dovremo fermarci a rimuovere ogni tre minuti.
Le ciaspole MSR
Voglio che sia chiaro, questa è un’opinione PURAMENTE PERSONALE basata su mie osservazioni. Purtroppo sono rimasto molto perplesso vedendo le ciaspole prodotte da MSR (che solitamente invece fa prodotti veramente eccellenti). E non mi riferisco ad un singolo modello bensì a tutta la linea. Vuoi per il fatto che abbiano un profilo esterno in alluminio ultra sottile, vuoi perchè i sistemi di ancoraggio del piede non mi sono sembrati eccellenti (soprattutto se, visto il prezzo di vendita, le si confronta con i competitor di pari livello) e vuoi per il fatto che non mi hanno dato un’idea di affidabilità in generale. Insomma, non mi sentirei di consigliarle ma ribadisco, per evitare incomprensioni, è una mia opinione e potrei sbagliarmi, e di certo non lo faccio per denigrare un’azienda di cui ho per altro un’ottima considerazione.
IL NOLEGGIO, UNA SCELTA VALIDA?
Se vogliamo provare a camminare sulla neve per la prima volta o se siamo assolutamente certi che frequenteremo l’ambiente invernale per sole 2 volte l’anno allora il noleggio è sicuramente preferibile all’acquisto. Se però l’idea è quella di fare più di qualche uscita in questo fantastico ambiente allora l’acquisto è la scelta migliore. Contrariamente ad altre attrezzature infatti la ciaspola non è un elemento soggetto ad “invecchiamento” o particolare usura quindi può potenzialmente durare per diversi anni.
LE FASCE PREZZO
Per quanto riguarda il prezzo sul mercato c’è veramente una varietà immensa. Credo che anche in questo campo valga la pena affidarsi ad aziende specializzate nel settore come Ferrino-Baldas e TSL. Evitate di farvi attrarre da ciaspole con belle forme e colori sgargianti spendendo soldi in sotto marche sconosciute ed imitazioni (che per quello che ho trovato online si fanno comunque pagare dei bei soldini) poiché in realtà si tratta, nella maggior parte dei casi, di prodotti poco validi ed assolutamente non performanti.
Per una buona ciaspola si parla di un investimento che va dai 100 ai 200 euro per un attrezzo che, se di qualità, vi porterete avanti per decenni quindi il mio consiglio è comprate qualcosa di valido! Ho cercato di selezionare tre livelli di prezzo a cui corrisponde ovviamente anche una maggior tecnicità ed una miglior qualità del prodotto.
LIVELLO BASE
Bada bene che base non significa “scarso” o di bassa qualità.
Indica semplicemente un livello ottimo per iniziare così come una validissima scelta per chi non abbia un budget esagerato. Queste racchette da neve sono semplici, non aggressive o troppo composite, molto versatili ed intuitive, come ad esempio:
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TSL 305/325 Elevation (il modello con l’attacco normale non quello con il BOA)
Profilo: Corto
Materiale: ABS composito
Peso: 1,6/1,8 kg il paio
Carico Massimo: 80/120 kg
Prezzo: € 120 -
Pinter Special di Ferrino
Profilo: Allungato
Materiale: ABS composito
Peso: 1,75 kg il paio
Carico Massimo: 90 kg
Prezzo: € 125
LIVELLO INTERMEDIO
Per chi avesse un budget leggermente più ampio ma non volesse esagerare con prodotti troppo tecnici il livello intermedio è sicuramente la scelta migliore. In questa categoria troviamo ciaspole molto performanti:
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Miage Special di Ferrino
Profilo: Allungato
Materiale: ABS composito
Peso: 2,1 kg il paio
Carico Massimo: 120 kg
Prezzo: € 165
Avrei un sacco voluto trovare un altro modello in questa categoria ma davvero, dopo un’ora di ricerca non ho trovato nulla che fosse valido e costasse tra 150 e 160 euro. Mi spiace ragazzi.
LIVELLO AVANZATO
Queste sono le ciaspole per il trekker seriale o per chi come me ne faccia un utilizzo un po’ più tecnico su pendii acclivi ed in ambienti molto diversi tra loro. Insomma, il meglio della tecnologia combinato con una struttura sempre affidabile ed una versatilità impareggiabile:
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Trek Special di Ferrino (quelle che ho io)
Profilo: Allungato
Materiale: ABS composito con profilo in lega di alluminio a T
Peso: 2,5 kg il paio
Carico Massimo: 120 kg
Prezzo: € 199 -
TSL Highlander
Profilo: Allungato
Materiale: ABS composito con inserto laterale in alluminio
Peso: 2 kg il paio
Carico Massimo: 140 kg
Prezzo: € 220
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