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16 Novembre 2021

Cultura · Alpi Occidentali · Aree Montane · Italia · Lombardia

CineCime 2021. Mercoledì 17 novembre serata-evento dedicata a Lorenzo Scandroglio

Locandina del film “Il Buco”

Durante la serata sarà proiettato il film “Il Buco” recentemente premiato al Festival di Venezia

Nell’ambito dell’annuale rassegna cinematografica CineCime organizzata dalla sezione CAI Gallarate, mercoledì 17 novembre alle ore 21,  serata-evento con la proiezione del film  “Il Buco”, premiato al recente Festival di Venezia 2021 con il riconoscimento della giuria “Pellicola d’Oro”.
La proiezione sarà introdotte e commentata  dal regista del film Michelangelo Frammartinointervistato da Luca Calzolari, direttore di Montagne 360°
La serata sarà dedicata a Lorenzo Scandroglio, socio del CAI di Gallarate e gestore del rifugio Cai Città di Arona all’alpe Veglia, prematuramente scomparso a luglio, all’età di 52 anni.
Giornalista, appassionato di montagna, volontario del Soccorso Alpino e  collaboratore di testate nazionali, Scandroglio aveva anche fondato il festival verbanese LetterAltura.

Lorenzo Scandroglio Fonte Facebook.

Terrà un breve ricordo di Scandroglio, Linda Cottino, giornalista e scrittrice di lungo corso già direttrice della rivista ALP quando Lorenzo ne era capo-redattore,
e che negli anni ha continuato la collaborazione e l’amicizia condividendo con lui la passione per la montagna.

La trama del film

Uscito nelle sale il 23 settembre scorso, il film è  ambientato nel corso degli anni ’60 durante la forte crescita economica, quando viene costruito nel florido nord Italia, l’edificio più alto d’Europa. Nell’estate del 1961, un gruppo di giovani speleologi si reca in missione sull’altopiano calabrese per consultare il suo incontaminato entroterra, visitando il sottosuolo di quel Meridione da cui tutti si stanno allontanando. Il gruppo fa un’incredibile scoperta: trova una delle grotte più profonde del mondo, l’Abisso del Bifurto dell’altopiano del Pollino, una grotta profonda 700 metri, sorvegliata da un vecchio pastore, unico custode di quel territorio ancora puro e inalterato.