Il controverso avventuriero americano si appresta ad intraprendere una nuova sfida, in solitaria e in autosufficienza, da Hercules Inlet al Polo Sud
L’americano Colin O’Brady ha annunciato di essere pronto ad intraprendere una nuova sfida: tenterà il record di velocità in solitaria con gli sci da Hercules Inlet al Polo Sud.
Il tempo più veloce – 24 giorni, 1 ora e 13 minuti – stabilito nel gennaio 2011, è detenuto dal norvegese Christian Eide, autore di uno dei record più impressionanti dell’esplorazione polare.
“5 anni fa ho compiuto la prima traversata al mondo del continente antartico in solitaria e in autosufficienza. Quella traversata è stata un viaggio di 1000 miglia (1.609 km) in 54 giorni. Questa volta dovrò percorrere 715 miglia (1.150 km) in 24 giorni”, ha postato l’esploratore americano.
O’Brady è un po’ dibattuto all’interno della comunità polare, più per il suo profilo pubblico che per la sua credibilità, a causa di scelte passate eccessive. Il suo annuncio ha messo in ombra il progetto di Vincent Colliard, un esperto esploratore polare francese già partito per l’Antartide per un tentativo simile.
Questa rivelazione improvvisa, non è cosa insolita per O’Brady. Nel 2018, svelò furtivamente i suoi piani per la traversata dell’Antartide appena cinque giorni prima che Lou Rudd si imbarcasse in un viaggio simile, nonostante Rudd avesse apertamente condiviso le sue intenzioni un anno prima.
L’annuncio tardivo di O’Brady, ritiratosi dalla scena pubblica dopo il fallito tentativo al K2 nell’inverno 2021, potrebbe essere una mossa strategica per attirare l’attenzione dei media, oppure essere una decisione spontanea dopo aver saputo del progetto di Colliard. Si prevede, dunque, un’avvincente testa a testa tra i due, che richiama la precedente rivalità di O’Brady con Rudd.
Battere il record di Eide sarà un’impresa ardua
All’epoca il norvegese Christian Eide si preparò meticolosamente, attraversando la Groenlandia con gli sci due volte nell’anno precedente alla spedizione al Polo Sud, scalando il Mt. Vinson e conquistando l’Ultimo Grado. La sua esperienza nello sci di fondo, maturata fin dalla tenera età di due anni, gli conferì un vantaggio unico rispetto alla maggior parte degli esploratori polari, così come l’ottimizzazione del suo equipaggiamento per massimizzare le prestazioni.Nonostante i risultati senza precedenti ottenuti, Eide rivolge parole di incoraggiamento a Colliard e O’Brady, sottolineando la forza mentale necessaria per un’impresa del genere ed esprimendo la convinzione che i record sono fatti per essere superati.
L’atmosfera di segretezza che avvolge le imprese al Polo Sud, iniziata con la storica sfida tra Amundsen e Robert Scott nel 1910, persiste tra gli esploratori e, a distanza di oltre 100 anni, sembra essere ancora attuale.
Una donna sullo stesso percorso
Oltre a O’Brady, anche una sciatrice, il cui nome non è ancora stato reso noto, dovrebbe trovarsi sullo stesso percorso dell’Hercules Inlet. Lo rivela la testata americana ‘The Summiters”, presumibilmente, per di battere il record femminile di velocità (34 giorni), stabilito da Caroline Côté lo scorso anno.