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5 Ottobre 2018

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Resto del Mondo

Contestato lo Shisha Pangma alla cinese Luo Jing, il suo ultimo ottomila

L’alpinista cinese sullo Shisha Pangma il 29 settembre.

L’alpinista catalano Xavi Metal, sulla montagna il 29 settembre, conferma: “nessuna spedizione è andata oltre la cima centrale dello Shisha Pangma quel giorno”

Luo Jing non avrebbe raggiunto la vetta principale dello Shisha Pangma (8.027 m), pertanto non avrebbe completato tutti i 14 ottomila in tempi record:  6 anni, 11 mesi e 25 giorni. Lo segnala la rivista spagnola Desnivel.

L’alpinista cinese il 29 settembre non sarebbe salita sulla cima principale dello Shisha Pangma (8.027 m), ma su quella centrale dello Shisha Pangma, leggermente inferiore (8.008 m). Le due vette non sono distanti ma sono separate da una cresta che spesso presenta condizioni pericolose.

I dettagli sull’ascensione sono giunti ​​ieri alla rivista Desnivel da Kathmandu, dalla guida e alpinista catalano Xavi Metal, che era sulla montagna lo stesso giorno della spedizione cinese.

Nello specifico, secondo quanto reso noto da Xavi Metal, c’erano quattro gruppi di almeno 37 persone che scalavano lo Shisha Pangma il 29 settembre ma nessuno di loro avrebbe raggiunto la vetta principale. Xavi Metal  e i cileni Martin Gildmeister e Rafael Matte hanno affrontato la salita  senza ossigeno supplementare, mentre gli 8 membri della spedizione cinese con i loro 16 sherpa, e i membri delle altre spedizioni, hanno utilizzato  l’ossigeno supplementare. Sull’ottomila c’era anche uno sherpa che saliva senza ossigeno ma  si è ritirato prima della cima.

Se la cinese non ha raggiunto la vetta principale dello Shisha Pangma, il record di minor tempo per completare i 14 Ottomila resterebbe al sud coreano Kim Chang-ho, che impiegò 7 anni, 10 mesi e 6 giorni. Secondo quanto riportato da Gazzetta dello Sport, pare che il Nepal sia intenzionato a riconoscere la salita sullo Shisha Pangma della cinese e delle altre 4 spedizioni.