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30 Maggio 2024

Alpi Orientali · Aree Montane · Italia · Trentino Alto Adige

Coro Sosat ospite del Coro Camp Fiorì | Concerto a Vigo Cavedine (TN), venerdì 31 maggio 2024

In programma, brani che hanno fatto la storia della coralità alpina

Venerdì 31 maggio alle ore 20.45, nella Chiesa di San Biagio a Vigo Cavedine (TN), concerto con il Coro Sosat, ospite del Coro locale Camp Fiorì.

Il programma prevede nella prima parte l’esibizione del Coro di casa diretto, da ben 34 anni, dal maestro Leonardo Lever. Camp Fiorì nasce come “Corale di San Biagio” nel 1926, nello stesso anno del Coro della Sosat. Inizialmente era focalizzato sulla musica sacra e liturgica e dagli anni ’80 del secolo scorso ha sviluppato una versatilità artistica abbracciando anche repertori profani. Il Camp Fiorì è reduce della vittoria, nell’aprile scorso, della “Fascia d’Oro” al 32° concorso internazionale “Città di Verona”.

Seguirà l’esecuzione artistica dei coristi sosatini, diretti da Roberto Garniga. Primo tra i cori maschili italiani con repertorio alpino, esegue principalmente elaborazioni di canti popolari, sia trentini che di altre regioni d’Italia, attingendo anche al repertorio internazionale.

«Nel concerto di Vigo Cavedine – dice il maestro della Sosat – toccheremo varie sfumature musicali cantando i brani che hanno fatto la storia della coralità alpina. Alla fine, per suggellare la nostra vicinanza artistica, canteremo insieme: “L’orgen de Perzen”».

Un concerto dedicato a Gianpaolo Berti

La prematura scomparsa di Gianpaolo Berti, fratello di Christian corista sosatino, ha cambiato il tono e la dedicazione del concerto.

La riflessione di Andrea Zanotti presidente del Coro della Sosat:

«E’ Gianpaolo Berti che ci chiama a raccolta: è la sua memoria ed insieme la sua presenza ancora viva a nobilitare il nostro cantare popolare, intimo, commosso. E’ dunque, per parte nostra, un concerto di restituzione: a differenza del fratello Christian che sta nelle fila dei nostri bassi, Gianpaolo non ha potuto essere, come avrebbe desiderato e come ci aveva confidato di voler fare appena possibile, tra le fila dei baritoni del Coro della Sosat. Per questo, noi tutti, canteremo per lui e con lui: insieme gli restituiremo quell’occasione che un tempo troppo breve gli ha sottratto. Quando si spegne una voce, un canto, è come se si spegnesse una stella: il cielo diventa un poco più buio e rimaniamo tutti un po’ più soli. Ecco perchè cantare insieme è importante: un accordo può riaccendere il cielo e l’armonia può compiere il miracolo di portarci in quel luogo dove la vita sembra perdersi ed inaridirsi: ma dove essa sa anche trovare la via misteriosa per tornare a germinare, a farsi compagnia».