Il virus si diffonde anche ai piedi di un altro Ottomila
Diversi alpinisti, tra stranieri e sherpa, sono stati trasferti in volo dal Dhaulagiri alla capitale Kathmandu a seguito di sospetta infezione da coronavirus, contratta al campo base dell’Ottomila nepalese.
Cinque scalatori, tra cui uno straniero, sono stati portati a Kathmandu ieri mentre altri nove (quattro stranieri e cinque sherpa), saranno evacuati oggi, dopo che alcuni di loro sono risultati positivi ai test effettuati da un team medico dell’esercito nepalese di istanza al campo base. Lo hanno riferito alcune fonti al quotidiano nepalese The Himalayan Times.
Sono almeno 33 gli alpinisti stranieri e oltre 100 i membri del personale di supporto che hanno già raggiunto il campo base del Dhaulagiri per tentare di scalare la montagna in questa stagione, secondo quanto comunicato telefonicamente da un alpinista attualmente al campo base. Gli elicotteri sono in attesa di evacuare nove scalatori, oggi stesso, non appena le condizioni meteo lo permetteranno.
Nella capitale, tutti e 14 gli alpinisti effetturanno immediatamente ulteriori test PCR di verifica.
Nei giorni scorsi, più di 10 alpinisti sono risultati positivi al Covid al campo base dell’Everest, dove si trovano quasi 2000 persone, tra cui 408 alpinisti stranieri lì per tentare di scalare la vetta più alta del mondo in questa stagione.
Sono presenti al CB dell’Everest anche 100 alpinisti e altri sherpa che intendono tentare il Lhotse.