Sono 7 i morti e 8 i feriti. Domani riunione in Procura
E’ sceso a cinque il numero di dispersi nel disastro della Marmolada, secondo quanto apprende l’ANSA.
Il bilancio, provvisorio, è di sette corpi recuperati, di cui quattro riconosciuti, due in fase di riconoscimento e uno che rimane sconosciuto.
L’ultima vittima riconosciuta ufficialmente è una persona residente in Trentino. Sono otto le persone ferite, di cui una dimessa.
Domani è in previsione una riunione operativa presso la Procura della repubblica di Trento.
Marmolada. Kompatscher: “la montagna resta aperta e di tutti”
“La montagna resta aperta e di tutti e lo sarà anche in futuro.
Con i cambiamenti climatici causati negli ultimi 100 anni dall’uomo, servirà però ancora più prudenza”.
Lo ha detto il governatore altoatesino Arno Kompatscher in riferimento alla tragedia della Marmolada.
Secondo il presidente della Provincia autonoma è sbagliato “caricare tutta la responsabilità sulla politica”. “Anche in passato ci sono stati eventi come caduta sassi e dove il rischio era evidente sono stati cambiati i tracciati dei sentieri, ma va ripetuto che un evento come quello della Marmolada era assolutamente imprevedibile”, ha ribadito Kompatscher. “Non è vero che con una settimana di caldo eccezionale le montagne vanno chiuse, serve comunque sempre anche la responsabilità individuale e chi va in alta montagna affronta un rischio diverso di chi passeggia in città”, ha sottolineato il governatore. Con il cambiamento climatico, ha concluso, “aumenterà ulteriormente il rischio, ma questo non significa che non possiamo più andare in montagna prendendo comunque sempre sul serio segnali di rischio”.
Gli esperti: “in futuro escursioni in alta quota solo in primavera”
In alcune zone delle Alpi le escursioni in alta montagna in futuro potranno essere effettuate solo in primavera, quando il manto nevoso è ancora più compatto e le temperature più basse.
Lo sostiene Thomas Wanner del Club alpino austriaco in un’intervista al quotidiano Dolomiten.
Da alcuni anni – fa presente Wanner – le guide alpine locali non offrono più la scalata d’estate del Pan di Zucchero, una vetta di 3.507 metri sul confine tra il Tirolo austriaco e l’Alto Adige, e sul Grossglockner, la vetta più alta dell’Austria con 3.798 metri, la via normale è stata spostata.
“Il vero problema – spiega Marco Gabl, un altro esperto del Oeav – è la ritirata del permafrost, “il collante delle Alpi”, che fa aumentare il rischio caduta sassi. Per questo motivo regolarmente viene interdetto l’accesso al Monte Cervino”.
Fonte: Ansa