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14 Settembre 2021

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Europa

Dani Arnold scala in solitaria la Nord del Petit Dru in 1 ora e 43 minuti

Dani Arnold, durante la scalata in solitaria e in velocità del Petit Dru. Foto: FB Dani Arnold

Lo svizzero chiude il suo progetto  sulle 6 grandi pareti Nord delle Alpi con la salita in velocità e in solitaria di questa celebre cima nel massiccio del Monte Bianco

Il 15 agosto scorso lo svizzero Dani Arnold  ha salito in solitaria la parete Nord del Petit Dru, nel Massiccio del Monte Bianco, per la via Allain-Leininger (900m, TD+), in 1 ora e 43 minuti, il tempo più veloce mai realizzato per questa salita.

Con questa impresa Arnold completa il suo sogno sulle 6 grandi pareti Nord delle Alpi. “Si conclude un progetto grandioso. Tutto è iniziato con il record sulla parete nord dell’Eiger il 20 aprile 2011. E ora, 10 anni dopo, sono riuscito a salire la sesta e ultima grande parete Nord delle Alpi in velocità e in solitaria, il Petit Dru”. In mezzo, Cervino nel 2015, Piz Badile nel 2016, Grandes Jorasses nel 2018, Cima Grande di Lavaredo nel 2019, per finire questo 2021 con il Petit Dru.

Ad eccezione della Nord dell’Eiger, che  Ueli Steck  scalò più velocemente di lui nel 2015, nessun alpinista ha effettuato le altre salite in tempi più brevi.

La via scelta nei Petit Dru è quella originale aperta dai francesi Pierre Allain e Raymond Leininger nel 1935. Per poterla salire in questo tempo record, Arnold ha  scalato la parete varie volte, l’ultima delle quali lo scorso giugno in 10 ore, insieme a Roger Schäli. In quel periodo, c’era parecchia neve e ghiaccio sulla montagna. Lo svizzero doveva affrontare il grande problema di questa parete: se è ghiacciata, la salita viene molto rallentata, ma con il disgelo inizia la caduta di sassi, che può concludersi con grandi frane. Il dilemma era trovare il momento giusto per compiere la scalata.

Il momento è arrivato lo scorso agosto: nonostante il periodo non fosse l’ideale per le temperature elevate e la caduta di massi in parete, le condizioni eccezionali di quest’anno hanno permesso ad Arnold di realizzare la scalata. “Ero convinto che l’avrei fatto solo se tutto fosse stato perfetto”. E alle 8:46 del 15 agosto lo svizzero ha iniziato a salire, mentre da un elicottero veniva documentata la sua progressione sulla montagna.

“La prima parte della parete è un terreno abbastanza facile, non tecnicamente difficile, ma molto impegnativo. Poi diventa più ripida, e ogni volta mi sentivo meglio – spiega Anold –  Una delle parti peggiori è stato un camino umido che ho dovuto superare togliendomi lo zaino, assicurarlo all’imbrago, e spingerlo sempre davanti a me durante l’arrampicata. Ho evitato un diedro ghiacciato attraverso una linea che ho scoperto con Roger, più esposta e tecnicamente più difficile, ma almeno asciutta!”. A poco a poco losvizzero ha superato la parete  e, dopo 1 ora e 43 minuti dalla partenza, ha raggiunto la vetta. “Ho trovato il mio ritmo e sono stato veloce, ma non ho mai guardato l’orologio”, racconta Arnold.

“Solo pochi giorni fa mi sono reso conto di aver effettuato all’epoca [di ogni impresa] la salita più veloce su ciascuna delle sei maggiori pareti Nord delle Alpi, il che mi rende orgoglioso – ha affermato ad circa un mese dall’impresa  –  Più di 10 anni fa, questo capitolo è iniziato con la parete Nord dell’Eiger e ora si è concluso con il Petit Dru. Non potevo immaginare una conclusione migliore”.