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19 Giugno 2020

Alpinismo e Spedizioni · Hiking e Trekking · Vertical · Walking · Resto del Mondo

Desametasone: da rimedio contro il mal di montagna a terapia per il Covid-19

Desametasone, ©LH-ch-Mwikimedia-org

Il governo britannico dal 17 giugno ha dato  il via libera all’uso del Desametasone nella terapia contro il Covid-19 dopo i risultati positivi dei test annunciati da un pool di istituti di ricerca coinvolti nella sperimentazione, inclusa l’Università di Oxford

Il farmaco in questione, il Desametasone (o Dexamethasone), un anti-infiammatorio steroideo a basso costo già utilizzato per altre patologie, ha dimostrato di poter ridurre il rischio di mortalità da coronavirus di un 20% fra i pazienti sottoposti a ventilazione assistita e di un 35% fra gli altri.

“Migliaia di vite potranno essere salvate”, ha sottolineato in una nota il governo di Boris Johnson, ricordando di averne finanziato la sperimentazione e indicando il medicinale come “il primo al mondo di cui sia stata provata l’efficacia nella riduzione del rischio di morte” da Covid-19. L’autorizzazione è stata comunicata “con effetto immediato” al servizio sanitario nazionale (Nhs) e a tutti gli ospedali del Regno. “Sono assolutamente entusiasta – ha commentato Matt Hancock, ministro della Sanità del governo Johnson – di poter annunciare al mondo il primo successo nella sperimentazione di un trattamento per il Covid-19, una svolta mozzafiato che certifica l’incredibile lavoro svolto dai nostri scienziati dietro le quinte”. “Da oggi – ha confermato – la terapia standard per il Covid includerà il desametasone, in modo da aiutare a salvare migliaia di vite”. Il ministro ha poi ringraziato l’Università di Oxford e il team del suo dicastero guidato dal professor Jonathan Van-Tam, deputy chief medical officer britannico, mettendo in evidenza “i milioni di sterline” stanziati dal governo dall’inizio della pandemia per finanziare le ricerche su farmaci sintomatici come su prototipi di un potenziale futuro vaccino. E ha aggiunto che i vari trial, condotti in totale in 175 istituzioni del Regno riunite nel pool denominato Recovery su circa 177.000 volontari, proseguono su farmaci come “l’azitromicina e il lopinavir-ritonavir”. (Fonte: Ansa)

Trekker e alpinisti conoscono bene il Desametasone

E è così che all’improvviso tutti parlano del Desametasone, un farmaco che gli alpinisti e i trekker  in viaggio in Himalaya o in Karakoram conoscono bene da molto tempo.

Secondo i ricercatori, lo studio britannico ha scoperto che il tasso di mortalità nei pazienti COVID-19 ventilati artificialmente è diminuito di circa un terzo quando i medici hanno somministrato loro il Dexamethason.  Tuttavia il farmaco non cura l’infezione né è efficace in tutti i casi, ma  può aiutare le persone che sviluppano gravi sintomi della malattia e richiedono ventilazione meccanica.

Alcuni scienziati invitano alla cautela e a non farsi prendere dall’euforia e a considerare anche gli effetti collaterali del farmaco. Inoltre, è  utile solo nei casi più gravi e non sostituisce un vaccino.

La fila interminabile di alpinisti sull’Everest, Primavera 2019. Foto: Nirmal Purja/Project Possible

Il farmaco è già utilizzato nella medicina d’alta quota

Da decenni, lo steroide è stato usato come preparato di emergenza per l’edema cerebrale potenzialmente letale, la forma più pericolosa di mal di montagna, spiega il blogger tedesco Stefan Nestler in un articolo. Spesso, il Desametasone viene anche usato come agente dopante sulle montagne più alte del mondo, come spiegò il leggendario alpinista e medico Oswald Oelz a Nestler: “Gli alpinisti prendono Diamox per molto tempo, quindi Desametasone, una preparazione a base di cortisone e infine la Dexidrine, un’anfetamina – il veleno che è stato dato ai piloti nella seconda guerra mondiale per renderli davvero aggressivi. Nella storia dell’alpinismo, molti alpinisti sono morti per gli effetti di queste anfetamine (soprannominate le “Tre D “), sul Nanga Parbat e su altre montagne, perché hanno spinto oltre i loro limiti”.

Desnivel ricorda che la scorsa estate (2019), Denis Urubko iniettò del Desametasone a Saulius Damulevicius nel ghiacciaio Gasherbrum, durante l’operazione di salvataggio dell’alpinista lituano con evidenti segni di edema polmonare.

Se i risultati dello studio sul Covid-19 britannico fossero confermati, sarebbe comunque una buona notizia per paesi come il Pakistan o il Nepal. Poiché il Desametasone viene spesso utilizzato ad alta quota, è disponibile principalmente nei paesi dove si trovano montagne più alte del mondo.