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11 Luglio 2016

Altri · Mountain Bike · Alpi Orientali · Aree Montane · Italia · Trentino Alto Adige

DOLOMITI SUPERBIKE. Paez e Bigham firmano la Marathon di 119 km. A Pallhuber e Calvetti la 59 km.

Dolomiti Superbike 2016: Paez, vincitore della 119 km. Fonte: press gara

Dolomiti Superbike 2016: Paez, vincitore della 119 km. Fonte: press gara

SÜDTIROL DOLOMITI SUPERBIKE: LEONARDO PAEZ E SALLY BIGHAM FIRMANO LA MARATHON DI 119 KM

Il colombiano Hector Leonardo Paez Leon, dieci anni dopo il suo primo successo, ha messo la sua firma anche sulla 22^ edizione della Suedtirol Dolomiti Superbike. Il sudamericano ha vinto sui 119 chilometri del percorso Marathon precedendo Kristian Hynek della Repubblica Ceca e lo svizzero Urs Huber. Tra le donne, dominio della britannica Sally Bigham, che si è presentata nettamente per prima al traguardo di Villabassa. Al secondo posto si è piazzata la lombarda Valentina Frasisti con la lituana Katazina Sosna che ha completato il podio.

La mountainbike-marathon di sabato 9 luglio, che ha attraversato i cinque comuni dell’Alta Pusteria Villabassa, Braies, Dobbiaco, San Candido e Sesto, ha visto al via quasi tutta l’Elite mondiale.

CRONACA DELLA MARATHON

Tra gli uomini, a imporre per primo il ritmo è stato il portoghese Tiago Ferreira, fresco campione mondiale. “Fa quasi paura quando dà gas. E’ come se fosse seduto su una moto”, commenta Hannes Pallhuber, vincitore del percorso corto. Ferreira ha comandato per circa 45 chilometri, fino alla salita del Monte Baranci di San Candido. Poi, però. sull’ascesa del Monte Croda Rossa di Sesto, Paez si è preso la testa della corsa, ha aumentato il ritmo, ha vinto il terzo gran premio della montagna e ha accumulato un vantaggio di circa 50 secondi. Negli ultimi chilometri Kristian Hynek ha provato a tornare sotto e ha recuperato terreno, ma è giunto all’arrivo con 19 secondi di ritardo.

“Ho alzato il ritmo sulla salita del Monte Croda Rossa e ho visto che gli altri non riuscivano a seguirmi”, commenta Paez al traguardo. “Negli ultimi chilometri ho pensato che non ce l’avrei fatta”. Dopo il Campionato del mondo, si è infortunato leggermente al ginocchio e così la preparazione non poteva essere la migliore. Ciononostante Paez ce l’ha fatta e con la vittoria di sabato si è fatto un bel regalo di compleanno (ieri ha compiuto 34 anni).

Per poco Kristian Hynek non gli ha rovinato la festa. L’atleta della Repubblica Ceca, terzo poche settimane fa ai Mondiali, a Villabassa è arrivato secondo. “Paez ha rischiato tanto soprattutto in discesa, mentre io ero più prudente perché il terreno era scivoloso”, dice Hynek, che negli ultimi chilometri si è avvicinato molto al vincitore, senza però riuscire a riprenderlo. “Sul percorso c’era molto traffico e non ce l’ho fatta”.
Dietro al ceko, troviamo lo svizzero Urs Huber,  terzo classificato ma già vincitore di tre edizione della Dolomiti Superbike. “Gli altri sono subito andati molto forte, mentre io ho fatto la mia gara e questo alla fine ha pagato”, analizza l’elvetico.

In campo femminile non c’è stata storia, con la vicecampionessa mondiale Sally Bigham assoluta protagonista. Ha dominato dall’inizio la gara e ha terminato i 119 chilometri del percorso in perfetta solitudine, con la seconda classificata, la giovane italiana Valentina Frasisti a 13 minuti. Tuttavia poco prima del traguardo la britannica ha tremato. “E’ stata una gara molto dura. Prima di lasciarsi alle spalle l’ultima discesa, può accadere di tutto”, spiega la 38enne. Con quella di oggi, sale a quattro il numero di vittorie della Bigham alla Südtirol Dolomiti Superbike. “Otto anni fa partecipai a questa gara ed era proprio la mia prima competizione fuori dalla Gran Bretagna. Vincerla per quattro volte è qualcosa di straordinario, anche perché è una gara che ha tutto: ripide e lunghe salite, discese e tratti pianeggianti”.

Dolomiti Superbike 2016: podio donne, 119 km. Nisi (4a), Frasisti, Bigham, Sosna

Dolomiti Superbike 2016: podio donne, 119 km. Nisi (4a), Frasisti, Bigham, Sosna

La seconda classificata Valentina Frasisti, 24 anni e campionessa italiana in carica, sabato si è presentata per la prima volta al via della Südtirol Dolomiti Superbike. “E’ una gara difficile e sono molto felice di aver centrato un buon risultato”.  Nella prima parte della gara per lei è stata più una fase di studio, mentre nella seconda ha alzato il ritmo. Per la vittoria non è bastato. “Sally Bigham viaggia ad un altro livello”, spiega la giovane lombarda. Sul terzo gradino del podio, proprio come agli Europei di Sigulda (Lettonia) c’è la lituana Katazina Sosna, giunta al traguardo stanca, ma contenta.

Il percorso lungo di gara misura attualmente più di 120 chilometri e quasi 3900 metri di dislivello attraverso il cuore del patrimonio naturale mondiale delle Dolomiti: da Villabassa a Prato Piazza, Cimabanche, Dobbiaco e San Candido, attraverso il Monte Baranci e Sesto fino a Crodarossa e, da lì, passando per Rio Vena e Versciacco di nuovo fino a Villabassa.

La Dolomiti Superbike fu disputata la prima volta nel 1995, allora con soli 600 partecipanti. Quest’anno si sono trovati al via quasi 5000 ciclisti e cicliste provenienti da 30 nazioni. “Abbiamo dovuto ridurre il numero dei concorrenti, al fine di offrire a tutti un’esperienza piena e la massima sicurezza”, spiega il numero 1 del comitato organizzatore Kurt Ploner, sollevato dopo la gara dal fatto che “tutto il meccanismo abbia funzionato senza difficoltà anche quest’anno”.

 

SÜDTIROL DOLOMITI SUPERBIKE: SUCCESSO DI HANNES PALLHUBER E SERENA CALVETTI SULLA DISTANZA BREVE DI 59 KM

La tradizionale gara sulla distanza breve della  Dolomiti Superbike,  è andata in archivio con il successo di Hannes Pallhuber, beniamino locale di Anterselva (BZ) davanti al lombardo Johnny Cattaneo e al pugliese Paolo Colonna. In campo femminile, a firmare la gara Serena Calvetti, che davanti all’altoatesina di Valdaora Anna Oberparleiter e alla tedesca Florentine Striegl.

Il percorso corto della Dolomiti Superbike si è disputato sabato 9 luglio su 59 km con quasi 1700 metri di dislivello dalla partenza di Villabassa passando per Braies, Prato Piazza, Cimabanche, Lago di Dobbiaco, Dobbiaco, Valle di San Silvesetro e di nuovo indietro fino a Villabassa.

DICHIARAZIONI A FINE GARA

Che i due percorsi della Südtirol Dolomiti Superbike non siano rigorosamente separati lo si evince chiaramente dagli sviluppi sul tracciato breve. Così Pallhuber e Cattaneo, prima di tutto, hanno dovuto lavorare per i loro compagni di squadra Roel Paulissen e Tony Longo, per portarli nuovamente vicino a chi fino a quel momento comandava sulla distanza maratona. “Per questo siamo arrivati già relativamente stanchi all’ultima salita di Dobbiaco”, dice Pallhuber. Assieme a Cattaneo, l’altoatesino di Anterselva è comunque riuscito a tenere a debita distanza Paolo Colonna, il terzo classificato. Nella volata finale, Pallhuber è riuscita a spuntarla sul lombardo per tre decimi di secondo.

“Vincere un’altra volta la Dolomiti Superbike per me era importante, non ultimo perché si tratta di una gara che corro in casa“, spiega il 42enne altoatesino. Sul podio vicino a lui c’è Johnny Cattaneo, un buon amico, e questo lo rende particolarmente felice. “Con questo secondo posto posso ritenermi più che soddisfatto della mia gara”, spiega Cattaneo, che prosegue “questa è stata sicuramente una giornata positiva”. Il terzo posto di Paolo Colonna è stato molto sorprendente. Il 29enne pugliese è passato dal ciclismo su strada alla mountain bike solo un anno e mezzo fa. “Proprio per questo ho dovuto lasciare Pallhuber e Cattaneo sull’ultimo tratto tecnico e poi in discesa”, analizza Corona.

Sul corto femminile, la 22^ edizione della Südtirol Dolomiti Superbike va alla piemontese Serena Calvetti di Domodossola (VCO). L’ex campionessa italiana U-23 non pensava di centrare un risultato simile. “Mai mi sarei aspettata che qui potessi vincere, anche perché sulle lunghe salite ho difficoltà”, dice Calvetti. Dall’inizio è andata al suo ritmo e sino alla fine non sapeva bene dove si trovasse. “L’ho dovuto chiedere negli ultimi chilometri”.

Anna Oberparleiter, di Valdaora (BZ), ha tagliato il traguardo di Villabassa in seconda posizione, attardata di 2’20“ dalla vincitrice. “Sulla salita di Prato Piazza ho avuto problemi e sono entrata in gara solo chilometro dopo chilometro”, spiega Oberparleiter. Può comunque ritenersi soddisfatta di questo secondo posto. “Questa è la mia gara di casa e fino ad ora non ero mai riuscita a salire sul podio”, dice la 27enne. Grazie alla sua coetanea Florentine Striegl, l’Algovia, regione della Germania, si piazza al terzo posto. Dopo il settimo posto dell’anno scorso sul percorso lungo, oggi la tedesca ha optato per il breve. “E’ stata una gara intensa e per me molto dura”.

 

CLASSIFICHE MARATHON

Elite Uomini, 119 km

1. Paez Leon Hector Leonardo (COL) 4:36.46,0
2. Hynek Kristian (CZE) 4:37.05,0
3. Huber Urs (SUI) 4:42.04,4
4. Ferreira Tiago (POR) 4:43.05,8
5. Lakata Alban (AUT) 4:44.35,2

Elite Donne, 119 km

1. Bigham Sally (GBR) 5:33.25,6
2. Frasisti Valentina (ITA) 5:46.06,3
3. Sosna Katazina (LTU) 5:48.46,1
4. Nisi Maria Cristina (ITA) 5:53.39,5
5. Gaddoni Elena (ITA) 5:59.10,7

CLASSIFICHE GIRO CORTO

Elite Uomini, 59 km

1. Pallhuber Johann (ITA) 2:07.59,5
2. Cattaneo Johnny (ITA) 2:07.59,8
3. Colonna Paolo (ITA) 2:08.42,9
4. Casagrande Michele (ITA) 2:10.33,0
5. Valerio Domenico (ITA) 2:10.52,3

Elite Donne, 59 km

1. Calvetti Serena (ITA) 2:35.34,3
2. Oberparleiter Anna (ITA) 2:37.54,3
3. Striegl Florentine (D) 2:45.58,2
4. Santello Monica (ITA) 3:00.46,9
5. Tamburini Cristiana (ITA) 3:00.53,9

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