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27 Giugno 2024

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Resto del Mondo

Due prime assolute per Pellissier, Prezelj e Badriashvili, respinti dal Nanda Devi East

Manu Pellissier, Marko Prezelj e Archil Badriashvili, spedizione al Nanda Devi East, giugno 2024. Fonte M. Pellissier/facebook

Il team non ha raggiunto l’obiettivo principale  ma chiude la spedizione in bellezza

Manu Pellissier, Marko Prezelj e Archil Badriashvili hanno chiuso la loro spedizione  di sei settimane nell’Himalaya indiano senza raggiungere il loro obiettivo principale, ossia aprire l’imponente parete est del Nanda Devi East, ma realizzando due prime assolute molto interessanti, una delle quali su una cima inviolata.

Pellissier, alla guida di questa fortissima squadra internazionale, ha postato sui social  di essersi  trovato in “un luogo magnifico e selvaggio, [con] persone accoglienti, una squadra di altissimo livello… il tutto per vivere una bella avventura”.

L’ostacolo principale è stato il meteo, che ha imposto “condizioni un po’ particolari, con l’isoterma di 0ºC a 6.500 metri”.

In questo contesto, completare la salita di un pendio eccezionale come la parete est del Nanda Devi East (7.434 m) è diventato impossibile. Gli alpinisti sono riusciti a salire fino a 5.900 metri, prima di rinunciare, dopo tre giorni in parete.

Comunque, ci siamo divertiti un sacco“, precisa il francese.

Prima salita dell’inviolato Nanda Shori (6.344 m) e apertura del couloir nord-est del Changush (6.322 m)

Malgrado la squadra sia stata respinta dal Nanda Devi East,  non torna a mani vuote.

All’inizio del mese il team ha realizzato la prima salita assoluta di una cima inviolata di 6.344 metri, battezzata  Nanda Shori. La nuova via, “Dirty Dancing” (1.200 metri), aperta in quattro giorni (CB-vetta-CB), presenta difficoltà ED, M5, 85º.

La squadra ha inoltre aperto il couloir nord-est del Changush (6.322 m), lungo una linea chiamata Blue Sheep Couloir  (1.000 m, 80º). L’impresa è stata completata in 18 ore dal loro ultimo campo in alta quota (andata e ritorno).

Pellissier ha riassunto in cifre l’esperienza nel Garhwal Himalaya: “26 giorni al campo base, di cui 14 di arrampicata e camminata, 60 tiri di neve, ghiaccio, roccia, fango… 40 doppie, 8 bivacchi, 10.000 metri di dislivello e diversi litri di birra e chacha [un tipo di vodka/grappa georgiana]! …”

“Al di là delle statistiche, ho tanta voglia di tornare su questa bellissima montagna con i miei due compagni”, conclude l’alpinista francese.

Retour de 6 semaines d’expédition en Inde sur et autour de la Nanda Devi est, en compagnie de Marko Prezelj et Archil…

Pubblicato da Manu Pellissier su Lunedì 24 giugno 2024