Recuperati i corpi senza vita della scalatrice americana e della sua guida Mingmar Sherpa. Dispersi un’altra statunitense, Gina Marie Rzucidlo, e il nepalese Tenjen Lama Sherpa
Due alpinisti sono morti e altri due risultano dispersi a seguito di due valanghe che, sabato pomeriggio, si sono abbattute sullo Shisha Pangma (8.027 m), in Tibet, nella Cina sudoccidentale. I soccorritori, guidati da Mingma G (Imagine Nepal), hanno recuperato i corpi senza vita dell’americana Anna Gutu (33 anni) e della sua guida Mingmar Sherpa.
Una prima valanga ha colpito la via di salita sopra i 7.800 metri intorno alle 11:00 uccidendo Anna Gutu e Mingmar Sherpa. Un’altra valanga ha travolto Gina Marie Rzucidlo (45 anni) e Tenjen Lama Sherpa intorno alle 13:00, mentre erano a circa 80 metri dalla vetta. I due avevano scelto un percorso leggermente diverso sopra Campo III.
Anna Gutu e Gina Marie Rzucidlo, erano in corsa per aggiudicarsi il titolo di prima donna americana a scalare tutte le 14 vette.
Tenjen Lama, è lo sherpa che insieme alla norvegese Kristin Harila detiene il record per la scalata di tutti i 14×8000 in 92 giorni.
Feriti nell’incidente Kami Rita Sherpa, Mitra Bahadur Tamang e Karma Gyalzen (o Geljen) Sherpa.
Incidente a Mingma G durante le operazioni di soccorso
“I soccorritori di Imagine Nepal, Seven Summit Treks, Elite Exped e Climbalaya Treks hanno recuperato dai campi alti i tre alpinisti feriti”, ha confermato il quotidiano THT.
Durante le operazioni di soccorso, il noto alpinista Mingma G Sherpa, si è ferito gravemente sopra Campo III dopo una caduta di oltre 150 metri. Il noto alpinista ha riportato una ferita alla testa. E’ stato condotto al Campo II la notte di sabato e ieri ha raggiunto in sicurezza il campo base. E’ stabile ma deve essere trasportato in ospedale al più presto per verificare che il trauma cranico non abbia causato un’emorragia interna.
La Tibetan Himalayan Expedition ha mobilitato anche 20 guide tibetane per supportare le operazioni di ricerca e soccorso sulla montagna. Attivata un’équipe medica al campo base.
Il quotidiano cinese Xinhua News riferisce che Karma Gyalzen Sherpa, gravemente ferito, è rientrato al Campo Base ed è “fuori pericolo”. L’altro alpinista ferito, Kami Rita Sherpa (non è lo sherpa che detiene il record di maggior numero di vette dell’Everest), è stato portato sotto il Campo II.
Si attendono dalle autorità cinesi i permessi per il trasferimento aereo dei feriti.
Dopo l’incidente, la maggior parte degli alpinisti ha abbandonato il tentativo sullo Shisha Pangma.
Secondo quanto dichiarato dall’ufficiale di collegamento del CTMA a Xinhua News, al momento dei due distacchi, erano 52 gli alpinisti, di varie nazionalità, impegnati nella spinta alla vetta.
Mario Vielmo e Sebastiano Valentini stanno bene e sono al Campo Base
Sullo Shisha Pangma ci sono anche i nostri due connazionali Mario Vielmo e Sebastiano Valentini che, fortunatamente, stanno bene e attualmente sono al Campo Base.
Lo ha confermato lo staff di Vielmo, con un post pubblicato su facebook, già sabato 7 ottobre: