MENU

13 Febbraio 2025

Ambiente e Territorio · Aree Montane · Isole · Italia · Sicilia

Etna in eruzione: colata lavica e cenere, monitoraggio in corso. Possibili disagi ai voli

Etna in eruzione: colata lavica e cenere, monitoraggio in corso.

Parossismo_del_cratere_di_Sud-Est_dell'Etna,_16_Febbraio_2021

Parossismo del cratere di Sud Est dell’Etna, 16 Febbraio 2021 – Wikipedia, WikiCMEtnensis

Etna in eruzione: il vulcano attivo più alto d’Europa, ha ripreso la sua attività eruttiva con un’intensificazione del fenomeno iniziata già nei giorni scorsi. Dal 10 febbraio, gli strumenti dell’INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) hanno registrato un aumento del tremore vulcanico, anticipando l’attuale fase eruttiva. In particolare, si sono osservate emissioni di cenere dal cratere di Sud-Est, con sporadiche fontane di lava e boati avvertiti nei comuni pedemontani. L’attività è progressivamente aumentata fino all’evento attuale.

Nella mattinata di mercoledì 12 febbraio 2025, una colonna di fumo e materiale piroclastico si è elevata dal cratere di Sud-Est, generando una colata lavica che si estende per circa tre chilometri lungo il versante orientale del vulcano.

Le autorità locali e gli esperti dell’INGV stanno monitorando attentamente l’evoluzione dell’eruzione. Al momento, non si segnalano danni significativi ai centri abitati, ma l’emissione di cenere vulcanica rappresenta una potenziale minaccia per la qualità dell’aria e la viabilità locale.

Possibili disagi ai voli

Per quanto riguarda il traffico aereo, l’Unità di crisi dell’aeroporto di Catania ha disposto la chiusura degli spazi aereicorrispondenti alla nube vulcanica nei settori nord-est ed est dell’Etna (settori A2, A3 e A3 bis). Tuttavia, al momento non sono previste restrizioni sui voli da e per Catania, anche se ai passeggeri è consigliato verificare il proprio volo con le compagnie aeree prima di recarsi in aeroporto.

Attività recente dell’Etna e classificazione delle eruzioni

Negli ultimi anni, l’Etna ha mostrato una frequente attività eruttiva, alternando fenomeni stromboliani ed effusivi. Le eruzioni stromboliane si caratterizzano per esplosioni intermittenti con emissione di lapilli e cenere, mentre quelle effusive sono colate laviche che scorrono lungo le pendici del vulcano.

Gli esperti dell’INGV classificano le eruzioni dell’Etna in base alla loro dinamica e localizzazione:

  • Eruzioni sommitali, nei crateri principali sulla cima del vulcano.
  • Eruzioni laterali, lungo fratture o bocche eruttive più in basso.

Questa classificazione aiuta a valutare i rischi e a pianificare le misure di sicurezza per la popolazione.

L’Etna continua a essere un laboratorio naturale per la vulcanologia, offrendo agli scienziati dati preziosi per comprendere meglio i processi eruttivi.

Siete in zona? Avete visto l’eruzione? Raccontateci la vostra esperienza nei commenti e inviateci le vostre immagini!