Consegnati a Varsavia i premi e i riconoscimenti Fair Play 2019 e 2020
Sono stati consegnati al Centro Olimpico di Varsavia (Polonia), i Premi Fair Play del Comitato Olimpico Polacco che promuovono imprese condotte in modo coerente, nobile e leale. – Nello sport conta la vittoria, ma vincere nel gioco puro, non a tutti i costi. “Lo sport non è solo risultati e medaglie. Senza fair play, lo sport perde il suo senso” , ha sottolineato durante la cerimonia Hanna Wawrowska, presidente del Fair Play Club del Comitato Olimpico Polacco.
A causa della pandemia, i premi sono stati assegnati sia per l’anno 2019 che per il 2020.
Il comitato polacco ha apprezzato l’unicità e la spettacolarità dell’operazione di salvataggio effettuata sul Nanga Parbat da quattro membri della spedizione invernale al K2 2017/2018. In tale circostanza, Adam Bielecki e Denis Urubko raggiunsero in parete la francese Elisabeth Revol e la salvarono. Purtroppo non fu possibile mettere in salvo anche il suo compagno, il polacco Tomasz Mackiewicz, che rimase per sempre sulla montagna.
L’impegno dei soccorritori è stato apprezzato anche a livello europeo. Adam Bielecki, Jaroslaw Botor, Piotr Tomala e Denis Urubko sono stati premiati con l’ ‘European Fair Play Dyplom 2019’ assegnato dall’European Fair Play Movement (EFPM) per “determinazione e coraggio straordinari”.
Adam Bielecki e Piotr Tomala hanno ricevuto il diploma nel corso del Galà.
Premio polacco Fair Play a Leszek Cichy per la “Carriera sportiva”
Durante l’edizione polacca Fair Play di quest’anno, a Leszek Cichy, uno dei migliori himalaysti al mondo, è andato il Premio per “l’intera carriera sportiva”. Ricordiamo che nel febbraio 1980, insieme a Krzysztof Wielicki, Cichy realizzò la prima salita invernale all’Everest (8.848 m slm). In seguito, partecipò a molte altre spedizioni, e nel 1999 divenne il primo polacco a completare le ‘Seven Summits”, le vette più alte di tutti i continenti.