L’alpinista tedesco è rientrato in sicurezza al Campo Base dopo aver stabilito un nuovo record invernale di altitudine su questa rischiosa via. Il 32enne ha affrontato la spinta in solitaria e senza ossigeno supplementare
Jost Kobusch ce l’ha fatta! Sabato sera ha raggiunto l’obiettivo che si era preposto per questa stagione invernale sulla Cresta Ovest dell’Everest (Tibet): superare in solitaria e senza ossigeno supplementare i 7.500 metri di quota. L’alpinista tedesco è rientrato in sicurezza alla base della montagna, l’osservatorio La Piramide (5.050 m) vicino a Lobuche e, prima di crollare nel suo sacco a pelo, ha confermato a ExplorersWeb la sua impresa. Kobusch, giunto a 7.488 metri il 27 dicembre, leggermente sotto il precedente record invernale di 7.500 metri, ha continuato a salire finché il suo GPS non ha registrato i 7.537 metri di altitudine.
“Era buio, ma sono andato avanti il più possibile, oltre la Spalla Ovest fino alla fine della cresta innevata e all’inizio di una sezione rocciosa”, ha raccontato Kobusch dal Campo Base. “Sono pochi metri, ma mentalmente è stato importante per me”, ha continuato il 32enne, lucido e in salute, nonostante alcuni attacchi di tosse secca da alta quota.
Kobusch ha riferito a ExWeb di aver trovato buone condizioni di neve e di aver lanciato una singola spinta in stile alpino, dal suo Campo 1 fino al Lho La. Non ha allestito un secondo campo sul colle, come aveva fatto nelle sue precedenti spedizioni invernali sull’Everest. Ha, invece, portato con sè la sua tenda e le provviste.
“La parte più impegnativa della salita è stata scavare le basi per la tenda quando mi fermavo a riposare”, ha riferito. “Non ho portato nulla che non fosse essenziale, tranne forse un po’ di carburante di riserva”.
Nell’ultima parte della salita, Kobusch ha lasciato la sua tenda a 6.800 metri ca. ed è salito fino a 7.537 metri. Quindi è tornato rapidamente alla sua tenda per riposare un po’. Il 28 dicembre è tornato al Campo 1 (5.700 m) sul pendio che porta al Lho La, allestito sopra ad alcune corde fisse che aveva precedentemente sistemato per salire e scendere rapidamente.
Durante la discesa a Campo 1, “il vento è aumentato fino a 40 km/h, con raffiche molto più forti”, ha raccontato Kobusch. “Ho imparato molto in questo viaggio e, cosa più importante, ho raggiunto l’obiettivo nella mia prima spinta in salita”, ha concluso soddisfatto l’alpinista.
La scalata è iniziata dopo settimane di acclimatazione nella valle del Khumbu, durante le quali Kobusch a scalato il Mera Peak (6.500 m) e attraversato passi come l’Amhu Labsta (5.800 m).
Nel suo primo tentativo, nell’inverno 2019/2020, Kobusch aveva raggiunto la Spalla Ovest, a 7.329 metri e nell’inverno 2021/2022, concluse la salita a 6.450 metri, a causa dei forti venti.