MENU

16 Maggio 2022

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Resto del Mondo

Everest, Lhotse, Kangchenjunga, Makalu: aggiornamento vertici

Lhotse. Fonte International Mountain Guide

Ultime notizie dagli Ottomila

Nel fine settimana, decine di alpinisti, hanno scalato Everest, Lhotse, Kangchenjunga e Makalu.

Di seguito, gli ultimi vertici confermati.

Everest (8.848 m)

Primato per Hemant Lalitchandra Leuva e sua moglie Surbhiben Hemant Leuva in vetta alla montagna più alta del mondo intorno alle 8:30 (ora nepalese) di venerdì 13 maggio. E’ la prima coppia di medici indiani a scalare l’Everest.

Lakpa Sherpa di 8K Expeditions ha confermato 20 vertici,  sabato 14 maggio, tra le 5 e le 6 del mattino (ora nepalese).Tra i membri stranieri della sua squadra c’erano  il francese Yorick Vion (leader) e Kasturi Deepak Savekar, una giovane ragazza indiana in vetta all’Annapurna all’inizio della stagione, Gantulga Bekh Ochir (Mongolia), Nathaniel James Douglas (Usa), i canadesi Liliya Ianovskaia, Darya Ianovskaia e Brian David Glen Bethell, Aziz Abdileilidaghi (Iran), Jose Armando Navarrete Ulloa (Messico) Il 15 maggio, tra le 5:55 e le 8:25 circa (ora nepalese), in vetta anche  Sunil Nataraj (India) con 4 nepalesi.

Il 15 maggio anche quattro clienti di International Mountain Guide,  gli statunitensi Krystopher Nashat Benyamein, Lindsay Terese Zimmerman, Justin Reese Merle e l’australiano Paul Charles Marshall, accompagnati da cinque guide Sherpa, hanno raggiunto la cima.

Lo stesso giorno, Seven Summit Treks ha segnalato altri 10 alpinisti al vertice, di cui tre stranieri: Larry Daughterty (Usa), Damon Tedford (Canada), Sidharth Kumar Routray (India).

Sempre SST ha ufficializzato l’impresa di Nguyên Thi Thanh Nhā (Céline),  prima donna vietnamita in cima all’Everest alle 3:30 (ora nepalese) di questa mattina, dal versante Sud.

Céline sulla cima diel Mt. Vinson lo scorso inverno. Fonte SST

 

Il britannico Kenton Cool il 15 maggio, intorno alle 5:25 (ora nepalese) ha scalato per la sedicesima volta la montagna più alta del mondo,  diventando l’alpinista straniero con  il maggior numero di vertici dell’Everest. Kenton, ha raggiunto la vetta insieme alla  guida Dorji Gyalzen Sherpa.
Nella stessa mattinata, hanno scalato l’Everest, insieme ad un gruppo di Sherpa di Himalayan Guides Nepal, anche Rebecca Louise Smith (Regno Unito) e Elia Saikaly (Canada), così come Philip James De-Bergor (Regno Unito), gli australiani Luke Josef Rollnik, Patrick Connor e Jeffery Andrew Leech. Fonte: THT.

Lhotse (8.516 m)

Voitech Pesek e Fura Gyalzen Sherpa (International Mountain Guides) hanno raggiunto la cima del Lhotse il 13 maggio alle 7 del mattino (ora nepalese), un giorno dopo aver scalato l’Everest.
Il 15, un altro team di IMG ha raggiunto il vertice: lo svizzero Giacomo Antonini e l’americano Porter Ottey McMichael, insieme a tre guide Sherpa.

Tre membri di Peak Promotion hanno scalato il Lhotse il 14 maggio. Si tratta degli  indiani Jitendra Gaware e Skalzang Rigzin. Quest’ultimo ha conquistato l’Annapurna il 28 aprile scorso senza ossigeno supplementare. Gaware e Rigzin erano accompagnati da Ngima Dorchi Sherpa.

Il team Furtenbach Adventures (17 membri) ha raggiunto il vertice del Lhotse sabato mattina,  dopo aver scalato l’Everest il giorno prima.

Vetta, la mattina del 14 maggio, anche per  Sophie Lavaud (Svizzera) e Dawa Sangay Sherpa di Seven Summit Treks, e il giorno dopo per Freire Cartagena (Ecuador), John Charles Bosco (Usa) e Svetlana Kotliar (Russia), accompagnati da quattro guide nepalesi di SST.

Successo anche per  Domi Trastoy (Andorra), in cima senza ossigeno supplementare. Il suo compagno di cordata, l’ultra trail-runner catalano David Nosas non ha utilizzato O2 supplementare fino a 7.800 m, quando ha iniziato ad avere sintomi di edema cerebrale. Hanno raggiunto la vetta dopo sette dure ore di salita. Anche la discesa è stata molto complicata, ma fortunatamente sono rientrati al campo base sani e salvi.

Il 15 maggio, tra le 5:30 e le 6:30 ca. (ora nepalese) hanno raggiunto il vertice del Lhotse, 5 membri del team 8K Expeditions: Yorick Daniel Vion (Francia), Tillai Muthu Nagarajan (Malesia) e i nepalesi Guru Jenjen Bhote, Phur Gyalgen Sherpa, Ang Mingma Sherpa.

E’  vetta anche per Shehroze Kashif, al suo secondo ottomila della stagione. Con questa impresa sul Lhotse annunciata poco fa da SST, Shehroze diventa in assoluto la persona più giovane ad aver scalato i quattro Ottomila più alti (Everest, K2, Kangchenjunga e Lhotse). Ora lo scalatore pakistano si dirigerà verso il Makalu.

Shehroze Kashif. Fonte SST

Kangchenjunga (8.586 m)

La norvegese Kristin Harila, nel team 8K Expeditions, ha raggiunto la vetta del Kangchenjunga alle 5:30 ora locale, insieme a Dawa Ongju Sherpa e Pasdawa Sherpa. Harila ha completato così il suo terzo Ottomila in 17 giorni, dopo aver scalato l’Annapurna il 28 aprile e il Dhaulagiri l’8 maggio. Ricordiamo che la norvegese punta a scalare tutti e 14 gli Ottomila in un anno.

Jon Gupta ha reso noto che il 12 maggio alle 20:00, il suo intero team di cinque clienti e sei sherpa ha raggiunto la vetta del Kangchenjunga.

L’ungherese Csaba Varga, in attività sulla montagna senza O2 e il supporto Sherpa,  si è ritirato a 8.000 m. Lo ha reso noto il suo staff sabato scorso.

Makalu (8.463 m)

Topo Mena e il suo cliente hanno raggiunto la vetta del Makalu il 12 maggio alle 5:30 di mattina. Lo ha confermato Alpenglow Expeditions. Carla Perez, in salita il 12 maggio senza O2 supplementare, si è ritirata a 8.250 m, al French Couloir, al suo primo tentativo al vertice. Ha ancora una fastidiosa tosse da altitudine e attenderà la prossima finestra meteo per un nuovo tentativo.

Sabato scorso, il brasiliano Carlos Santalena impegnato sul Makalu è caduto in un crepaccio a 8.200 m. Fortunatamente è riuscito ad uscirne e, utilizzando ossigeno supplementare da quel momento in poi, ad arrivare in vetta.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Carlos Santalena (@carlossantalena)