Ferrata didattica ma non elementare
Zona: Canal San Bovo – Caoria (TN) – Valle del Vanoi
Difficoltà: F
Posteggio più vicino: Località Val di Scala – Canal San Bovo
Tempo di avvicinamento: 10’ dal posteggio
Durata: 1h 30’
Dislivello: 220m
Ritorno: avviene lungo un comodo sentiero nel bosco che in circa 20′ permette di rientrare al punto di partenza
Periodo consigliato: da giugno a ottobre (è il periodo migliore)
Il panorama delle vie ferrate in trentino si arricchisce con la Ferrata della Val di Scala. Il percorso attrezzato di cui parliamo oggi è stato da poco ultimato dalle Guide di San Martino di Castrozza e Primiero si sviluppa nell’incantevole Valle del Vanoi. Ci si arriva dopo aver superato l’abitato di Canal San Bovo dirigendosi per circa due chilometri verso Caoria. Superato il centro del paese, in pochi minuti di cammino si raggiunge la località Val di Scala dove, tra verticali pareti granitiche, scorre l’omonimo ruscello. Qui è la base della parete iniziale dove, muniti di imbrago, kit da ferrata e casco ben allacciato abbiamo incontrato il presidente delle “Aquile”, le Guide Alpine di San Martino di Castrozza, la Guida Alpina Rocco Romagna.
Come è nata l’idea di dar vita a questa ferrata?
L’idea è nata grazie ad un’intuizione dell’alpinista locale Fabrizio Rattin dopo che ne aveva percorsa una simile ad Arco di Trento. La sua proposta è arrivata dapprima al comune di Canal San Bovo e successivamente alla Provincia di Trento. Un iter che ha portato, dopo i regolari permessi, alla realizzazione di un’opera che vede un tracciato didattico ma mai elementare, un percorso in tutta sicurezza utile anche come campo d’insegnamento per le Guide Alpine locali.
Chi è il fruitore più adatto?
La ferrata è adatta, oltreché a chi è già pratico di questa disciplina, anche alle famiglie e ai neofiti. Questi ultimi infatti possono percorrerla sia in autonomia, con l’attrezzatura adeguata, o affidarsi alle esperte Guide Alpine sperimentando così un primo approccio all’alpinismo prima di cimentarsi in ferrate dolomitiche ben più difficili sia da affrontare che da raggiungere.
Ci puoi dare qualche dato tecnico?
Si parte da circa 770 metri di quota e si compie un dislivello totale di 200 metri, con un primo tratto verticale molto suggestivo che costeggia una piccola cascata e un secondo che prevede un passaggio avventuroso e obbligatorio su un ponte tibetano lungo ben 12 metri.
Nei dintorni vi è già una falesia molto frequentata, ora la nuova ferrata. Prevedi ulteriori sviluppi nella zona per il futuro?
Per ora la ferrata trova ad un certo punto della parete la sua conclusione e da lì comincia il ritorno, ma ci sarebbe certamente possibilità di sviluppo. Continuando sulla parete di sinistra il percorso attrezzato potrebbe risultare interessante e lo sviluppo maggiore. Anche il ritorno a quel punto sarebbe più lungo e il tutto avrebbe maggior valorizzazione.
Contatti Guide Alpine:
Guide Alpine San Martino di Castrozza e Primiero
Cell. 342 9813212
Mail info@aquilesanmartino.com
Sito: www.aquilesanmartino.com
Massimo Dorigoni – Mountainblog.it