La via è lunga 70 metri e si compone di 104 prese completamente naturali
Il 26 novembre scorso Filip Babicz ha chiuso “Ade Integrale” (D15+). Sviluppata su due tiri, per una lunghezza totale di 70 metri, è stata proposta come la prima via di dry-tooling, totalmente naturale.
L’alpinista di orgine polacca e atleta della Sezione Militare di Alta Montagna del Centro Sportivo Esercito di Courmayeur, ha chiuso il progetto dopo 4 anni di intenso lavoro. “E’ la via sulla quale e per la quale, 2 anni fa, il 29.11.2017 ho iniziato a praticare il drytooling”, ha precisato Filip sui suoi canali social.
Scrive Babicz sul suo instagram:
“Mi ci sono voluti 46 minuti di continua arrampicata per scalare “Ade Integrale” – la via che inizia nel fondo della grotta, conduce attraverso il tetto e termina con la discesa nel punto più profondo della caverna. L’intera via è composta da 104 prese (165 movimenti), tutte naturali, cosa che la rende unica nel mondo del drytooling estremo. È senza dubbio il percorso più lungo e uno dei più difficili che io abbia mai scalato. Considerando il livello di difficoltà proposto (D15+), posso dire con certezza che si tratta della via di dry tooling più dura del mondo, su prese naturali”
La via si trova in una grande grotta, alta venti metri, con un piccolo ingresso situato nella Gran Borna di La Thuile (AO), in Valle d’Aosta.
Il primo tiro lungo 40 metri, è stato chiuso il 13 maggio 2018 e chiamato “Ade”. Filip ha poi esplorato il proseguimento della linea per gli ulteriori 30 metri di tetto, fino al punto più profondo della grotta. Questa seconda parte è stata soprannominata “Erebo”. Il concatenamento delle due lunghezze ha portato alla realizzazione di “Ade Integrale”.