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4 Luglio 2024

Ambiente e Territorio · Cultura · Alpi Occidentali · Aree Montane · Europa · Italia · Valle d'Aosta · Documentari · Film

‘Fiore mio’, il primo film di Paolo Cognetti debutta al Locarno Film Festival. Sul grande schermo a novembre

Paolo Cognetti. ©MountainBlog

L’atteso documentario, un viaggio sul Monte Rosa sulle note dell’amico Vasco Brondi, debutterà in prima mondiale martedì 6 agosto

Verrà presentato in anteprima mondiale alla 77esima edizione del Locarno Film Festival come evento di pre-apertura, il 6 agosto in piazza Grande, ‘Fiore mio’ il primo film scritto, diretto e interpretato da Paolo Cognetti.  Il lungometraggio racconta del suo profondo amore per il Monte Rosa, intrecciando incontri, dialoghi e riflessioni personali con immagini spettacolari delle sue escursioni sul massiccio alpino.

Dopo il successo de Le otto montagne – tratto dal suo omonimo romanzo e diretto da Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersch, vincitore del Premio della Giuria a Cannes 2022 – lo scrittore milanese torna al cinema il 25, 26 e 27 novembre con il nuovo titolo, prodotto da Samarcanda Film, Nexo Studios, Harald House e EDI Effetti Digitali Italiani con il sostegno della Film Commission Vallée d’Aoste.

Quando nell’estate del 2022 l’Italia viene prosciugata dalla siccità, Paolo Cognetti assiste per la prima volta all’esaurimento della sorgente della sua casa a Estoul, piccolo borgo a 1700 metri di quota che sovrasta la vallata di Brusson.
Questo avvenimento lo sconvolge profondamente, tanto da far nascere in lui l’idea di voler raccontare la bellezza delle sue montagne, dei paesaggi e dei ghiacciai ormai destinati a sparire o cambiare per sempre.

Nel suo viaggio sul Monte Rosa Cognetti non è solo. Con lui ci sono il direttore della fotografia Ruben Impens, l’amico di una vita Remigio, nato e cresciuto in val d’Ayas, Corinne e Mia, donne dei rifugi che accolgono i viandanti, lo sherpa Sete, che si divide tra Italia e Nepal, il cane Laki, inseparabile compagno di camminate e il cantautore Vasco Brondi, amico fraterno di Cognetti e in questa occasione, per la prima volta, al lavoro su un’intera colonna sonora. Per il film, oltre alle musiche originali, Brondi ha scritto e interpretato una nuova canzone, “Ascoltare gli alberi”, che chiuderà il documentario.