Il 21enne ecuadoriano scala 9.012 metri di dislivello positivo, più dell’altezza dell’Everest, in 41h e 47 minuti
Il giovane ecuadoriano Francis Manobanda, 21 anni, ha raggiunto per 9 volte consecutive la vetta del vulcano Cotopaxi (5.897 m) dal rifugio José Rivas (4.800 m), per eguagliare un dislivello positivo pari all’altezza dell’Everest (8.848 m). In realtà Francis lo ha superato, salendo 9.012 m di dislivello positivo e lo ha fatto in 41h 47minuti.
“Non mi rendo ancora conto della pazzia che ho fatto – ha scritto Francis in un post pubblicato ieri – 9 vertici di fila del Cotopaxi in 41 ore, ancora non ci credo.”
Francis è nato a Quito. La sua infanzia non è stata quella di un bambino normale. Affetto dall’età di 3 anni da una rara malattia, la sindrome di Guillain-Barré, è stato costretto a letto per molto tempo, curandosi e sottoponendosi per anni a riabilitazione. Tuttavia, sua madre gli diceva sempre: “Sei vivo per un motivo”.
Quando è stato meglio, Francis ha iniziato a praticare sport, calcio, corsa a piedi… finché non ha scoperto le montagne. Ora lo sport, la natura e la montagna, insieme alla fotografia, sono la sua passione e, a poco a poco, ha raggiunto le vette più alte del suo Paese.
Un giorno un amico messicano lo informò che in Messico un ragazzo aveva eguagliato l’altezza dell’Everest, la vetta più alta del mondo, scalando più volte il Pico de Orizaba e gli suggerì di fare lo stesso tentativo in Ecuador. Sebbene inizialmente la ritenesse una follia, iniziò a pensarci seriamente.
Cominciò ad allenarsi più intensamente e nel giro di un anno riuscì a scalare il Cotopaxi. Da quel momento in poi si è concentrato sul completamento del suo progetto “Everesting Cotopaxi”.
Ha dovuto pianificare bene, scegliere la via, cercare il supporto necessario (trovato negli amici e nella famiglia) e allenarsi molto duramente. Il suo obiettivo non era cosa da poco: doveva salire per più di 8 volte dal rifugio alla vetta.
A volte i suoi amici lo hanno accompagnato nelle sessioni di allenamento, ma molte volte ha dovuto farlo da solo. Il padre, fisioterapista, si è occupato della sua preparazione.
Il 30 settembre 2022, alle 6 del mattino, ha scalato per tre volte la cima in circa 7 ore, da solo. Alla quinta cima, durante la notte, si è scatenata una tempesta e ha temuto di dover abbandonare. Alla settima cima, durante la discesa, sentendo il calore del sole sul viso, si è convinto che poteva farcela anche se non dormiva da molte ore.
Sua madre lo stava aspettando al rifugio e questo lo ha incoraggiato ulteriormente. E’ arrivato per la nona e ultima volta in vetta dopo più di 41 ore di scalata senza interruzioni, tra forti raffiche di vento che lo hanno accompagnato anche nella discesa.
“Ora che ho dimostrato a me stesso che posso farcela, ho più fiducia nel mio corpo e nella mia mente e penso di poter affrontare sfide più grandi, forse anche più impegnative – ha dichiarato il giovane atleta a Carlos Garranzo che lo ha contattato – In futuro voglio tentare i record di velocità sulle montagne più alte dell’Ecuador e non vedo l’ora di affrontare la sfida di correre dal livello del mare fino alla cima del Chimborazo, 6260 m, la montagna più alta dell’Ecuador e la più vicina al sole del mondo”.
Si ven a un niño de tres años postrado en una cama de hospital totalmente paralizado y sin esperanzas de vivir, ¿se les cruzaría por la cabeza que ese niño algún día rompería un récord mundial en una de las montañas más altas del Ecuador?
Hace algunos días yo también hubiera pensado que no, que estaría toda su vida en rehabilitación y que ni siquiera podría subir unas gradas. Pero yo mismo me callé la boca. Mi madre siempre me dice “estás vivo por algo”.
Aún asimilando la locura que hice. 9 cumbres seguidas del Cotopaxi en 41 horas, aún no me lo creo.
Mil gracias a todos mis amigos que estuvieron presentes en el refugio como parte de la logística @fabricio.dlc @cristhofersilv @alebluewings @eric_.dorado @spdoradov @frank_skysummit sin ustedes no habría logrado esto. También agradezco a los locos que confiaron en mí cuando era un guambra que no sabía nada y gracias a ellos pude conocer al Coto como la palma de mi mano @aldocunalata95 @carolinatobarg ❤️
Mil gracias a la española más maja que me daba ánimos cuando yo no confiaba en mí mismo @maiguaojeda ❤️
Gracias a todos los negocios locales que confiaron en mí cuando las grandes empresas me dieron la espalda @xtreme_gym_machachi @6310_equipment @frank_skysummit @fisiovitalfv
Y si me olvido de agradecer a alguien más me sabrán disculpar, estar más de 40 horas a más de 4800 msnm si me afectó 😅
Emocionado porque se vienen proyectos igual o más ambiciosos!Pubblicato da Francis Manobanda su Mercoledì 5 ottobre 2022