Alpinista, guida alpina e rifugista, è definito il “Re dei concatenamenti”, visti i tanti portati a termine nella sua lunga carriera alpinistica
L’incontro con Franco Nicolini segna la ripresa dell’attività culturale della SOSAT che, martedì 15 marzo ospiterà lo scalatore presso la sede di via Malpaga 17 a Trento. Introdurrà la serata il presidente della sezione operaia satina, Luciano Ferrari.
Conosciuto dai più come ‘Franz’, è guida alpina, gestore del rifugio Pedrotti alla Tosa e alpinista capace di grandi imprese, in particolare concatenamenti. E’ campione di sci alpinismo del passato e del presente: qualche giorno fa ha vinto il mondiale master over 60.
Alla SOSAT, Nicolini racconterà la sua attività con il supporto di un filmato e parlerà del suo ultimo libro “Sesta sosta“ (Alpine Studio), scritto a quattro mani con Diego Giovannini, presentato al Trento Filmfestival lo scorso anno.
Franco e Diego hanno scalato in 60 giorni tutte le 82 vette di oltre 4000 metri delle Alpi. L’impresa alpinistico-sportiva risale al 2008 ed è stata realizzata in parte con Mirco Mezzanotte. A distanza di qualche anno Franco e Diego hanno deciso di trasferire su carta i loro ricordi. La prefazione del libro è di Simone Moro, uno dei più forti e capaci alpinisti del nostro tempo.
Dal comunicato della Sosat:
“La salita di tutte le vette al di sopra dei 4000 metri delle Alpi è un’impresa che pochi scalatori possono vantare e vale una vita alpinistica. Una ristretta cerchia che fa parte del Club dei 4000. Quello di Franco e Diego è stato un grande concatenamento, realizzato grazie alla passione per la montagna, ma anche con una costante e quotidiana preparazione fisica e psicologica. La narrazione dell’avventura è aperta dagli scritti tratti dal diario di Diego Giovannini, che non si limita al semplice racconto. Diego esperto alpinista, fotografo video-maker è uno scrittore attento e sensibile, capace di poesia. Franco ha uno stile di scrittura più sintetico, anche se in tanti anni di conferenze è capace di trasmettere, sia con le parole che con la scrittura la sue sensazioni e i suoi sentimenti. Anche Mirco, cui è mancata qualche vetta racconta la sua avventura e disavventura. In “Senza sosta” i tre alpinisti ci fanno conoscere non solo le loro scalate, ma le loro sensazioni, le difficoltà dovute non solo alle pareti, alle creste, al meteo sfavorevole, le delusioni e le soddisfazioni. Nella lettura del libro gli autori raccontano anche l’aspetto, non secondario del delicato equilibro fra tre persone, impegnate in un’impresa che richiede oltre alle fatiche fisiche il saper gestire i rapporti umani . E’ stato grazie alla combinazione di molti fattori tecnici, fisici e psicologici che l’idea di Franco Nicolini, re dei concatenamenti, è stata portata a termine. I tre hanno voluto ricordare il grande alpinista Patrick Berhault, che cadde perdendo la vita, su una cresta fra il Taschhorn e il Dom, il 28 aprile 2004, mentre tentava questo grande concatenamento. Da sottolineare come Franco, Diego e Mirco si siano mossi dall’inizio: la prima cima fu il 25 giugno il Dome de Neige des Ecrins, all’ultima, il 24 agosto, il Pizzo Bernina, esclusivamente con le proprie gambe e braccia: a piedi, in bicicletta per i trasferimenti e con gli sci da alpinismo, specialità nella quale Mirco e Franco sono stati grandi campioni a livello internazionale.”
L’accesso alla sede della Sosat avverrà con Green Pass, nel rispetto delle attuali norme sanitarie.