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1 Agosto 2024

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Resto del Mondo

Gasherbrum I: le foto di vetta di Marco Camandona e Dante Luboz

Marco Camandona e Dante Luboz in vetta al Gasherbrum 1 ©Marco Camandona

Camandona: «Adesso è giunta l’ora di tornare a casa, dalle nostre famiglie. La voglia di vedere un po’ di verde e fiori è tanta dopo 40 giorni di grigio e bianco»

Ecco le foto di Marco Camandona in vetta al Gasherbrum I (8.068 m), insieme all’amico e cognato Dante Luboz!

L’alpinista valdostano ha realizzato il suo sogno: completare i 14 Ottomila senza l’ausilio di ossigeno supplementare. Solo la scorsa settimana, il 21 luglio, aveva scalato il Gasherbrum II (8.035 m).

Marco è uno dei pochi italiani ad aver salito tutte le 14 vette più alte del pianeta,  senza l’ausilio di ossigeno supplementare. Gli altri sono Reinhold Messner tra il 1970 e il 1986, Sergio Martini tra il 1983 ed il 2000, Silvio ‘Gnaro’ Mondinelli tra il 1993 ed il 2007, Abele Blanc tra il 1992 ed il 2011 (eccezion fatta per il Kangchenjunga, in quanto partecipò all’operazione di soccorso dell’amico Benoit Chamoux scomparso quando era nell’ultimo tratto in salita assieme al fotografo Pierre Royer),  Mario Panzeri tra il 1988 ed il 2012, Nives Meroi (unica donna italiana) e Romano Benet tra il 1998 e il 2017.

Marco Camandona in vetta al Gasherbrum 1 con la bandiera della Valle d’Aosta,28 luglio 2024. ©Marco Camandona

Dante Luboz in vetta al Gasherbrum 1, 28 luglio 2024. ©Marco Camandona

Tutto è iniziato nel 1996…

Un percorso, quello di Camandona,  condiviso con tanti amici, persone care e guide alpine.

Tutto è iniziato nel 1996 grazie ai suoi istruttori Abele Blanc e Adriano Favre. Con Abele nel 1996,  affrontarono il Manaslu nella stessa spedizione. In quella occasione, però, Camandona non arrivò in vetta. Le condizioni meteo cambiarono drasticamente. Divennero in breve tempo proibitive, così da dover rinunciare alla vetta. Nel ricordo di Camandona, il Manaslu è stata «la più grande esperienza alpinistica della mia vita, mi ha maturato alpinisticamente e soprattutto psicologicamente; il saper rinunciare mi ha preparato ad affrontare con forza ed intelligenza le spedizioni successive».

Poi, ancora con Abele Blanc, nel 2000, quando raggiunsero la vetta del K2. E, assieme a lui anche oggi, 2024 chiudendo un ciclo durato 26 anni. Per entrambi una grande gioia e tanta soddisfazione. «Non è stato un “dovere” – racconta Camandona dal Pakistan – ma è quasi stato un gioco, un piacere personale. Le vette sono venute una dopo l’altra e poi quando ha iniziato ad avvicinarsi il 14, l’idea di provare a salirle tutte si concretizzava, sempre con professionalità, preparazione, concentrazione e tanta determinazione. Un ringraziamento particolare va ai miei genitori e in particolare a mia moglie Barbara che mi ha sempre sostenuto, aiutato e spronato nei momenti un po’ più bui e ha sempre “sopportato” i lunghi periodi di assenza da casa».

La Spedizione 2024: “The Beautiful Mountain”

Spedizione 2024 “The Beautiful Mountain”: Abele Blanc, Dante Luboz e Marco Camandona. ©Marco Camandona

Marco Camandona, Abele Blanc e Dante Luboz sono partiti lo scorso 17 giugno alla volta del Pakistan per scalare  Gasherbrum I e Gasherbrum II nel massiccio del Karakorum. La cordata ha raggiunto dopo un lungo trekking, il Campo Base (5.100 m),  lungo il ghiacciaio del Baltoro. Successivamente è iniziata la fase di acclimatamento con diverse ascensioni ai campi alti in vista delle vette.

L’attacco alla vetta del Gasherbrum II è avvenuta il 21 luglio 2024, sfruttando una breve finestra di bel tempo, con vento oltre i 50 km/h, al limite per chi come loro saliva senza ossigeno supplementare, ma unica data possibile per provare a portare a casa la doppietta e coronare il sogno dei “14×8000”. In questa occasione Marco Camandona è arrivato in vetta mentre Abele Blanc si è fermato al Campo 2 e Dante Luboz a 150 metri dalla cima.

Una settimana dopo, il 28 luglio, la cordata formata da Camandona e Luboz ha sfruttato una bella finestra di bel tempo per scalare il Gasherbrum I, con assenza di vento e temperature favorevoli. In vetta i due alpinisti hanno addirittura scattato le foto senza guanti, «si sta benissimo, giornata incredibile», ha detto Marco alla moglie telefonandole dalla cima. Tanta emozione condivisa con il cognato Dante che dopo aver rinunciato al  Gasherbrum II a soli 150 metri dalla vetta per troppo vento, è riuscito a conquistare il  Gasherbrum I, senza ossigeno supplementare, e firmare il suo 1° ottomila. Tanti i ricordi affiorati, come all’Annapurna, nel 2006, quando al Campo 3, lo stesso Dante Luboz si era dovuto fermare per un problema alla vista. Oggi, gioia infinita, uno spettacolo senza paragone con vista sulle più belle montagne del mondo.

In questi 26 anni, Camandona ha scalato sistematicamente gli Ottomila, forte di una grande preparazione atletica e mentale, allenandosi sulle montagne di casa. Con orgoglio ha sventolato la bandiera rossonera valdostana nel 1998 sul Cho Oyu(8.210 m) e Shisha Pangma (8.048 m) che si concretizzarono con la salita in velocità a distanza di pochi giorni l’una dall’altra; poi nel 2000 sul K2 (8.611 m); nel 2006 sull’Annapurna (8.091 m); nel 2010 sull’Everest (8.848 m); nel 2014 sul Kangchenjunga (8.586 m); nel 2016 sul Makalu (8.463 m); nel 2018 sul Lhotse (8.516 m); nel 2019 sul Manaslu (8.163 m); nel 2021 sul Dhaulagiri (8.067 m); nel 2022 sul Nanga Parbat (8126 m) e  Broad Peak (8047 m).

Dal 2015, ogni spedizione di Camandona è legata ad un progetto umanitario in Nepal dove ha realizzato, insieme alla moglie e a un gruppo di amici, la Onlus “Sanonani”, che in Nepalese significa “piccolo bambino”. Il progetto è rivolto ai bimbi soli e alle famiglie disagiate che non sono in grado di far fronte al sostentamento dei loro figli. Ad oggi l’orfanotrofio ospita 25 bambini, dai 6 ai 17 anni, e lo staff è composto da 8 nepalesi.

«Adesso è giunta l’ora di tornare a casa, dalle nostre famiglie – commenta Marco –  La voglia di vedere un po’ di verde e fiori è tanta dopo 40 giorni di grigio e bianco».

Spedizione 2024 “The Beautiful Mountain”. Dante Luboz e Marco Camandona. ©Marco Camandona

 

Spedizione 2024 “The Beautiful Mountain”: scatto durante il trekking di avvicinamento al Campo Base di G1 e G2 ©Marco Camandona