Mountain.ru pubblica un breve resoconto di quanto accaduto
Sergey Nilov, il superstite della spedizione al Gasherbrum IV, è rientrato a Mosca.
Dmitry Golovchenko, il suo compagno di cordata, uno dei più brillanti alpinisti della sua generazione, è morto sul Settemila pakistano lasciando la moglie e due figlie. La più piccola, Masha, ha solo 6 mesi, Ola ha 12 anni.
La redazione di Mountain.ru ha aperto una raccolta fondi per sostenere la sua famiglia. A questo LINK gli estremi per chi volesse contribuire.
La testata ha pubblicato un breve resoconto di quanto accaduto sulla montagna, chiedendo rispetto: “Si evitano commenti e speculazioni – scrive la redazione – Questi sono i fatti e tutto ciò che si conosce”.
Ricordiamo che Golovchenko e Nilov erano in Pakistan per tentare di aprire una nuova via sul versante sud del Gasherbrum IV (7.925 m) in stile veloce e leggero.
“La salita della cresta è iniziata il 21 agosto 2023”, scrive Anna Piunova di Mountain.ru.
“Fin dai primi giorni i due alpinisti russi hanno dovuto affrontare condizioni meteo pessime Il 27 agosto la situazione meteorologica è migliorata e Golovchenko e Nilov sono riusciti a riprendere la progressione ad un buon ritmo.
Il 31 agosto, a 7.684 m, dopo una giornata di lavoro, i ragazzi hanno trovato un piccolo lembo di cresta dove montare una tenda.
L’area dove posizionarla, è stata sistemata con neve e pietre. Mettere in sicurezza la tenda è stato complesso per via della roccia frantumata ricoperta di ghiaccio. È stato possibile assicurare la tenda.
Una volta concluso il lavoro, Dmitry e Sergej sono entrati nella tenda dove si sono assicurati. Hanno bevuto il tè e hanno iniziato a sistemarsi per la notte.
Ad un certo punto si sono accorti che la tenda cominciava a scivolare; era impossibile trascorrere la notte in quel modo.
Sergey ha afferrato l’estremità della corda di sicurezza, si è agganciato nuovamente ed è sceso per livellare la piattaforma. Ha effettuato dei nodi alla corda di sicurezza, lanciandola poi a Dmitry.
Dmitry ha iniziato a radunare le sue cose, poichè rischiavano di cadere dalla tenda. Poi Sergey ha sentito un grido: “Sergey, sto cadendo”.
Prima di rendersi conto di ciò che stava accadendo, ha visto la tenda con Dmitry e i suoi effetti personali scivolare rapidamente lungo il pendio e cadere nel canalone….
Era rimasta solo la corda di sicurezza.
Solo e senza nulla, Sergey si è assicurato ad una corda ed è rimasto lì fino al mattino, lottando contro il gelo.
Al mattino, si è calato di circa 15 tiri lungo la linea di caduta della tenda, Quando ha raggiunto il pianoro ha trovato il corpo di Dmitry. Lo ha avvolto nella tenda; ha trascorso molto tempo a recuperare i materiali trascinandoli tutti al centro dell’altopiano.
Senza cibo e acqua, Sergey ha raggiunto il campo base da solo, cinque giorni dopo.”
Pipi Cardell ricorda Golovchenko: “un uomo generoso e umile”
Quest’estate, Pipi Cardell, in spedizione in Pakistan, si è imbattuta in Golovchenko e Nilov. L’alpinista spagnola racconta così quell’incontro sui suoi canali social:
“Credo che i piccoli dettagli definiscano molto bene le persone, e in questo caso le rendono grandi…
Stavamo scendendo dal campo base dei Gasherbrum e vicino a Concordia abbiamo incontrato Dmitry Golovchenko e il suo compagno Sergey Nilov che stavano salendo per iniziare la loro spedizione.
Nonostante avessero ancora qualche ora [davanti a loro], si sono fermati a parlare con noi. Loro e Denis si conoscevano bene.
Dmitry tirò fuori dalla tasca una piccola mela e me la diede.
Gli risposi: “Grazie, ma ti manca più di un mese. Tienila”.
Ma lui rispose: “È più di un mese che non mangi una mela fresca. Ne hai bisogno più di me”.
In queste circostanze una mela è un tesoro e quando ne hai solo una e la regali, dimostri di essere una persona generosa e umile con un grande cuore. Ti ricorderò sempre.”