Corona: “Vetta. I did it”
L’alpinista trentino Giampaolo Corona, Guida alpina del gruppo Aquile di San Martino di Castrozza e Primiero, tecnico di elisoccorso presso il CNSAS trentino e istruttore di soccorso alpino della Guardia di Finanza al Passo Rolle, ha scalato l’Ama Dablam (6.812 m), in Nepal, in poco meno di otto ore, da Campo 1 alla cima.
Definita per la sua forma slanciata il ‘Cervino dell’Himalaya’, la scalata dell’Ama Dablam presenta notevoli difficoltà.
“Gli alpinisti sherpa scuotevano la testa quando spiegavo cosa volevo fare, ovvero una tirata da Campo 1 fino alla cima – racconta Corona – Troppo lunga, dicevano, ghiaccio vivo sopra i 6.400.Ce l’ho fatta Poco meno di otto ore da Campo 1 alla cima. Tempo brutto da metà salita in su. Diversi climbing sherpa coi clienti – il Campo Base, come dicevo, si è molto popolato in questi giorni – tornavano indietro [tra l’altro ero l’unico senza climbing sherpa].”
“Arrivato in vetta con nebbia, senza problemi. Nevicata forte in discesa, arrivo al C1 – continua Corona – L’idea era di fare una tirata fino al BC, ma nevicava sempre più forte, si eran fatte le 7 di sera e iniziava a venir buio. A quel punto mi son fermato e stamattina son sceso, in un’ora e mezzo fino al BC in sicurezza. E’ una montagna tosta. Passaggi tecnici, roccia, da alpinista. E poi lunga. Bellissima. Son soddisfatto”.
Giampaolo Corona, classe 1978, ha al suo attivo numerose spedizioni sulle montagne più alte del mondo. Ha scalato diversi Ottomila – Makalu (2001), Nanga Parbat (2003), Broad Peak (2005), Lhotse (2006), Gasherbrum II (2011), Dhaulagiri (2012), Manaslu (2015), Gasherbrum I (2018) – senza l’ausilio di ossigeno supplementare e cime inviolate in Pakistan, India e Nepal, aprendo anche vie nuove tra Nepal e Pakistan. Tantissime le sue esperienze sul Monte Bianco e sulle Dolomiti.