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Genio e sregolatezza per il pendolo di Marcin Yeti Tomaszewsky sulla Nord dell’Eiger durante l’apertura di Titanic, Svizzera. Foto: Tom Ballard
Verso una serata di grande alpinismo, con uno dei più autorevoli scalatori dei nostri giorni, ospite del Gruppo Gamma
Anche quest’anno e precisamente martedì 17 ottobre, come è ormai consolidata tradizione del gruppo alpinistico lecchese Gamma, presso il CineTeatro Palladium a Lecco, viene organizzata una serata dedicata al grande alpinismo, con l’affermata e consueta collaborazione della U.O.E.I. Sezione di Lecco.
In un territorio dove la montagna è caratteristica di una fondata tradizione dell’alpinismo, l’obiettivo è semplice ma ambizioso: quello di promuovere e mantenere viva la passione e la cultura dell’alpinismo, che non è solo l’arrampicata e le scalate, ma va ben oltre ed è certamente tanta roba e genera forte richiamo.
L’illustre ospite Marcin Tomaszewski presenterà alcune immagini della sua notevole e imponente attività, illustrando il suo percorso formativo fino al raggiungimento di exploit sempre di attualità e di grande interesse.
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Marcin Tomaszewski durante l’apertura di Catharsis (1100 m – M7 e A4) sulla Troll Wall, Norvegia. Foto: Marcin Tomaszewski
In effetti Marcin è uno dei più autorevoli alpinisti dei nostri giorni e si sta mettendo in evidenza svolgendo un’intensa attività di ricerca o di conquista sulle montagne di ogni continente e latitudine.
È un alpinista che compie imprese quasi impossibili e poi si presenta alla gente e racconta le sue esperienze, a volte performanti, come una persona normale. Lui è un degno esponente del nostro tempo e dell’alpinismo polacco, che a conferma ulteriore delle eccezionali e meritate capacità nel passato ha espresso alpinisti tra i migliori al mondo, quali: Jerzy Kukuczka (2° conquistatore della corona dell’Himalaya, nel 1987; con 4 ottomila in prima invernale e 10 per vie nuove), Wanda Rutkiewicz, (3° ascensione femminile e 1° donna europea a raggiungere l’Everest, nel 1976), Andrzej Zawada, Krzysztof Wielicki (5° conquistatore dei 14 ottomila, nel 1996; con Everest, Kangchenjunga e Lhotse in invernale), Wojtek Kurtyka, Artur Hajzer.
È importante a questo punto rilevare che tutti i personaggi sopracitati provengono da un Paese povero privo di grandi montagne. Infatti le montagne della Polonia sono i Monti Tatra, che fanno parte dei Carpazi, al confine con la Slovacchia, dove si fanno spesso anche difficili scalate invernali. La cima più alta è il Gerlach (2663m). Le pareti rocciose hanno una lunghezza che va, generalmente dai 300 ai 600 metri. La regione offre, oltre 2000 scalate di tutti i livelli in un’area lunga 50 chilometri e larga 15.
E allora per concludere a titolo dimostrativo riportiamo un breve profilo biografico personale di Tomaszewski al fine di conoscere meglio lo straordinario protagonista di questo appuntamento annuale promosso dal gruppo Gamma.
Marcin “Yeti” Tomaszewski”
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Marcin Tomaszewski in vetta dopo l’apertura di Catharsis (1100 m – M7 e A4) sulla Troll Wall, Norvegia. Foto: Marcin Tomaszewski
Marcin “Yeti” Tomaszewski nasce a Stettino, in Polonia, il 17 ottobre 1975 ed inizia ad arrampicare prima dei 18 anni. Si specializza da subito in un alpinismo di ricerca sulle pareti più remote nei luoghi più inaccessibili: dal 2000 non ci sarà anno che non lo vedrà in giro per il mondo.
Membro della squadra nazionale polacca di alpinismo, quando non è in spedizione, organizza eventi sportivi nella sua nazione. Nel 2005 diventa istruttore e apre una sua scuola d’arrampicata a Szczecin. È alpinista del team Camp.
Tra le sue innumerevoli spedizioni citiamo:
2000 – Groenlandia, Nalumasortoq, via nuova (1200m, A3+, VIII+)
2002 – Canada, Isola di Baffin, Mount Thor, via nuova (1350m, A4, VIII+, 10 giorni)
2003 – Alaska, Shadows Glacier, Citadela Wall, via nuova Last Cry of the Butterfly (1150m, A4, VII+)
2004 – India, Garhwal, Mount Meru, Shark’s Fin.
2009 – Alaska, Mount Barril III, in solitaria (1200m); Mount Johnson in solitaria (M5, WI4, 1200m).
2010 – Venezuela, Acopan Tepui, via nuova “Misterios” (650m, 7c).
2012 – Canada, Isola di Baffin, Polar Sun Spire, via nuova “Superbalance” (VII, A4, M7+, 24 giorni).
2013 – Pakistan, Torre Grande di Trango, via nuova “Bushido” (VII, A4/VII+, 46 tiri,
20 giorni).
2015 – Norvegia, valle di Romsdal, Trollstigvegen, parete Nord, via nuova “Katharsis” (M7, A4, 16 giorni, 1100 m).
2015 – Norvegia, Kjeraq, via nuova “Wild stories” (VII+, A2).
2016 – Antartide, Terra della Regina Maud – parete dell’Ulvetanna, via nuova.
Relativamente all’anno 2016 sulle Alpi, in cordata con l’inglese Tom Ballard, ha riportato i seguenti exploit:
24/25 agosto – Dolomiti – Civetta, parete Nordovest, via nuova “Dirty Harry” (1375m,
29 lunghezze, VII). La via aperta incrocia nella parte iniziale e poi fiancheggia a destra, la mitica via Solleder.
dal 29 novembre al 6 dicembre, in stile alpino con sette giorni in parete – Oberland Bernese – lungo la Nord, via nuova in invernale “Titanic” (1800m, A3, M5, 6b). La nuova via inizia a destra di “Griff ins Licht”, aperta dagli svizzeri Peter Keller e Urs Odermatt nel 2006, per incrociarla dopo il primo pilastro e proseguire a sinistra.
Renato Frigerio