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15 Aprile 2016

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Resto del Mondo

HERVÉ BARMASSE e DANIELE BERNASCONI verso la Sud del “Nuptse”.

Hervé Barmasse

Hervé Barmasse

HERVÉ BARMASSE E DANIELE BERNASCONI PARTIRANNO IL 18 APRILE PER IL NEPAL. OBIETTIVO: LA PARETE SUD DEL “NUPTSE” IN STILE ALPINO.

A distanza di otto mesi da un delicato intervento alla colonna vertebrale, il valdostano Hervé Barmasse, 38 anni,  è pronto per una nuova impresa: scalare la parete sud del Nuptse (7861 metri), in Nepal, la stessa montagna sulla quale Chris Bonington e Valery Babanov scrissero alcune delle loro imprese più importanti. Con lui ci sarà il lecchese Daniele Bernasconi, 44 anni, tra i più forti alpinisti a livello nazionale e internazionale.

L’obiettivo della coppia è la scalata in stile alpino della parete sud del Nuptse, un colosso di quasi 2.700 metri che parte da 5.200 metri del ghiacciaio del Khumbu e arriva alla vetta a 7.861 metri. La partenza per Kathmandu è prevista il 18 aprile.

Daniele Bernasconi

Daniele Bernasconi

Su quella parete negli ultimi mesi si sono cimentati scalatori di fama mondiale, tra cui Ueli Steck e Colin Haley fermati dal maltempo a 6.900 metri nell’ottobre scorso.

“Non ho mai pensato che non sarei più tornato in montagna, ma sul come avevo molti dubbi – ha dichiarato Barmasse a 8 mesi dall’operazione –  Il segreto è nella passione per le cose che facciamo e che amiamo più di noi stessi, cose di cui non possiamo fare a meno e che ci danno il coraggio di affrontare anche gli ostacoli più difficili”.

La scalata sarà affrontata senza corde fisse, senza ossigeno e senza altri aiuti esterni su una parete che negli ultimi anni ha visto svariati tentativi, tutti falliti, per riuscire nella prima salita in stile alpino di questa montagna.

Prosegue Barmasse: “Dicono che l’obiettivo è troppo ambizioso, ma cosa importa? Se fossi certo della possibilità di riuscire in questa scalata non partirei nemmeno. L’alpinismo è un gioco, l’importante è giocare pulito”.

“Ho voglia di scalare, ma anche di capire, farmi un’idea e raccontare attraverso la fotografia ciò che incontrerò a Katmandu e nella valle del Khumbu a un anno dal terremoto che ha sconvolto il Nepal, un paese caro a tutti gli alpinisti”.