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1 Marzo 2022

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Italia · Liguria · Resto del Mondo

Hervé Barmasse insieme a Giovanni Soldini nella traversata oceanica dai Caraibi al Mediterraneo

Giovanni Soldini e Hervé Barmasse. Fonte H. Barmasse

Prima navigazione oceanica per l’alpinista valdostano. “Chissà cosa mi aspetta… “, ha commentato Barmasse. La rotta di circa 4000 miglia sarà il luogo per misurarsi con altri elementi

Completata la stagione sportiva ai Caraibi, Giovanni Soldini è pronto a mollare gli ormeggi da Antigua e riportare la sua barca Maserati Multi70 a La Spezia, dove ne avvierà il processo di trasformazione  con l’integrazione a bordo di uno strumento che misura la CO2 presente nella superficie del mare.
A sorpresa, per la traversata transoceanica, all’equipaggio si è unito l’alpinista valdostano Hervé Barmasse,  reduce da una spedizione al Nanga Parbat.

“Sono proprio contento che il mio amico Hervé sia qui – afferma Soldini – ha lo spirito giusto e sono sicuro che si divertirà molto. I nostri mondi sono più simili di quanto si possa immaginare e condividiamo l’amore per l’avventura nel rispetto dell’ambiente”.

“Con Giovanni ne abbiamo parlato per anni e finalmente ecco l’occasione di condividere questa esperienza fantastica. Per chi come me non è mai stato in barca, attraversare l’oceano Atlantico ha il sapore dell’avventura. Chissà cosa mi aspetta. Inoltre con Giovanni, avrò la fortuna di conoscere la formula uno della vela e confrontare due mondi che, come penso, all’apparenza sono agli antipodi ma in verità si sposano perfettamente”, commenta Barmasse, che affronterà con Soldini la sua prima navigazione oceanica.

La rotta di circa 4000 miglia sarà il luogo per misurarsi con altri elementi, ma non solo. La confidenza con la natura più selvaggia, l’abbraccio con l’ambiente, il patto con le proprie passioni e la sfida ai limiti, accomunano i due grandi esploratori che insieme affronteranno questo viaggio speciale di scoperta e l’incontro tra montagna e mare.

A bordo con Giovanni Soldini oltre a Hervé Barmasse navigano Guido Broggi, Oliver Herrera Perez, Thomas Joffrin, Francesco Pedol, Matteo Soldini, e Gianmarco Sardi.

Hervé Barmasse

Invernale al Nanga Parbat 2021-2022: Hervé Barmasse. Fonte facebook

Alpinista, scrittore, regista di film di montagna, Hervé nasce ad Aosta il 21 dicembre del 1977 in una famiglia segnata da una lunga tradizione e passione per la montagna. Guida alpina del Cervino da quattro generazioni, il suo nome è legato a importanti ascensioni. Itinerari di grande difficoltà ed esposizione realizzati in tutto il mondo, come la via nuova aperta in solitaria sul Cervino, la prima ascensione della liscia lavagna granitica del Cerro Piergiorgio e la nuova via sul Cerro San Lorenzo in Patagonia, la prima salita del Beka Brakay Chhok in Pakistan e altre ancora. Sulla sua montagna di casa, la Gran Becca, Hervé ha lasciato in modo incisivo la sua traccia fino a diventare l’alpinista che, tra vie nuove, prime invernali e prime solitarie, ha compiuto più exploit. Di recente si è reso protagonista di un’ascensione esemplare in Himalaya salendo in stile alpino la Parete Sud dello Shisha Pangma 8027m in appena 13 ore.
Per la sua attività alpinistica ha ottenuto importanti riconoscimenti tra i quali si ricorda il premio accademico Paolo Consiglio ricevuto quattro volte. Nel 2010, alla sua prima esperienza come regista, esce con Linea Continua. Un film che racconta l’apertura di una nuova via sul Cervino, realizzata insieme al padre Marco. Nel 2012 è la volta di Non così lontano, un film documentario che racconta Exploring the Alps, il progetto che l’ha visto protagonista nel 2011 con l’apertura di tre nuove vie – sul Monte Bianco, sul Monte Rosa e sul Cervino – e che dimostra come anche sulle Alpi, ci sia ancora spazio per l’avventura e che il valore dell’esperienza non dipende dalla montagna che si scala ma dagli occhi dell’alpinista. La montagna dentro, edito da Laterza, è la sua prima fatica letteraria (maggio 2015). Un libro in cui Hervé racconta se stesso, la sua storia, la passione, la fatica, l’emozione delle scalate. Cervino, la montagna leggendaria è il secondo libro di Barmasse, edito Rizzoli, è il primo scritto sul Cervino da un alpinista. Un punto di vista personale e autorevole su questa montagna per ricordarne trionfi e tragedie. Così da tornare sì con la memoria ai nomi celeberrimi che prima di Hervé, su queste rocce, hanno fatto la storia, Walter Bonatti in primis; ma anche per far parlare i comuni frequentatori dei sentieri e delle pareti del “re” Cervino. Come dire: il Cervino non è esclusivamente degli alpinisti affermati. È di tutti.

Giovanni Soldini

Giovanni Soldini. Fonte profilo facebook

Nasce a Milano il 16 maggio 1966 e comincia a fare vela fin da bambino.
Ha alle spalle 25 anni di regate oceaniche, tra cui due giri del mondo in solitario (l’Around Alone, vinto nel 1999 e passato alla storia per il salvataggio di Isabelle Autissier, e il Boc Challenge del 1995, dove si qualifica secondo nella classe 50 piedi), sei Québec-Saint Malo (una vinta nella categoria monoscafi), sei Ostar (due vittorie, classe 50’ e 40’), tre Transat Jacques Vabre (una vittoria nella classe 40’) e più di 40 transoceaniche.
A bordo del Vor70 Maserati ha stabilito importanti primati come il record Cadice-San Salvador (2012) e la New York-San Francisco Gold Route (13.225 miglia in 47 giorni, 42’e 29”), oltre a partecipare a 2 Transpac Race, concludendo 2° nella classe dei monoscafi nell’edizione del 2013.
Nel 2014 conquista il primo posto alla Cape2Rio, stabilendo anche il nuovo record in 10 giorni, 11 ore, 29 minuti, 57 secondi. L’anno successivo partecipa alla Rolex Sydney Hobart Yacht Race, concludendo la regata in 4° posizione.
Nel 2016, dopo un intenso triennio sul Vor70 Maserati, per Giovanni Soldini e il suo Team è iniziata la nuova sfida con Maserati Multi70, un ritorno ai multiscafi su cui aveva regatato in equipaggio con il trimarano di 60’ Tim.
Nel 2018, a bordo di Maserati Multi70, conquista il record della Rotta del Tè sulla tratta Hong Kong-Londra, percorrendo 15083 miglia in 36 giorni, 2 ore, 37 minuti e 12 secondi. Lo stesso anno vince Multihull Line Honours a bordo di Maserati Multi70 sia nella Rolex Middle Sea Race (con un tempo di 2 giorni, 11 ore, 54 minuti e 58 secondi), sia nella RORC Transatlantic Race (con un tempo di 6 giorni, 18 ore, 54 minuti e 3 secondi).
Nel 2019 partecipa, a febbraio, alla 11a edizione della RORC Caribbean 600 a bordo di Maserati Multi70, vincendo Multihull Line Honours e conquistando il record per i multiscafi, con un tempo di 1 giorno, 6 ore, 49 minuti e 0 secondi. A maggio partecipa alla prima edizione della CA 500 e, a luglio, alla 50a edizione della Transpacific Yacht Race (Transpac). Infine, a ottobre, partecipa al Royal Hong Kong Yacht Club Nha Trang Rally.
Nel 2020 Giovanni Soldini e il Team di Maserati Multi70 partecipano alla Cape2Rio a gennaio e alla RORC Caribbean 600 a febbraio. A luglio tornano a La Spezia, concludendo il secondo giro del mondo in 3 anni e mezzo. A ottobre partecipano alla Rolex Middle Sea Race e conquistano la Line Honours, tagliando per primi il traguardo in 2 giorni, 8 ore, 31 minuti e 31 secondi.
Nel 2021 ha fissato cinque nuovi record a bordo di Maserati Multi70: Monaco-Saint Tropez (2 ore, 25 minuti e 44 secondi), Monaco-Porto Cervo (7 ore, 50 minuti e 44 secondi), Plymouth-La Rochelle (12 ore, 15 minuti e 21 secondi), il record della Manica Cowes-Dinard (4 ore, 30 minuti e 49 secondi) e il record sulla rotta originale del Fastnet (23 ore, 51 minuti e 16 secondi, diventando il primo a completare la rotta in meno di 24 ore). La nuova stagione sportiva 2022 è stata inaugurata con la vittoria della RORC Transatlantic Race.