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7 Aprile 2025

Ambiente e Territorio · Cultura · Insight · Trento Film festival 2025 · Argentina · Europa · Italia · Resto del Mondo

Il programma del 73. Trento Film Festival: 126 film e 165 eventi dal 25 aprile al 4 maggio

Il programma del 73. Trento Film Festival: 126 film e 165 eventi dal 25 aprile al 4 maggio

Conferenza stampa Trento Film Festival 2025 - ph Loredana Berguecio Bertolini

Conferenza stampa Trento Film Festival 2025 – ph Loredana Berguecio Bertolini

Dal 25 aprile al 4 maggio Trento ospiterà la 73^ edizione del Trento Film Festival, con i suoi 126 film e i 165 appuntamenti in programma, ai quali si aggiungono oltre 100 appuntamenti del T4Future, la sezione dedicata alle nuove generazioni.

Il programma è stato presentato durante la conferenza stampa di oggi 7 aprile organizzata presso Anteo Palazzo del Cinema di Milano, alla presenza del presidente del Trento Film Festival Mauro Leveghi, di Angelo Schena, delegato alla cultura del Presidente generale del Club alpino italiano Antonio Montani, della direttrice della rassegna Luana Bisesti e di Mauro Gervasini, responsabile del programma cinematografico.

“Nell’Anno internazionale per la conservazione dei ghiacciai, voluto dall’ONU – ha dichiarato il presidente Mauro Leveghi – lo sguardo non poteva non essere posto su questi giganti fragili. I ghiacciai saranno protagonisti al Festival non solo grazie alla potentissima immagine del manifesto, firmata da Sebastião Salgado, ma anche attraverso alcuni film selezionati per questa edizione. Parole di speranza e di tenace resistenza ne L’unico Superstite di Stefano Floreanini, con protagonista l’ultimo ghiacciaio del Friuli Venezia Giulia, l’unico a non ritirarsi negli ultimi vent’anni. Una musica sussurrata ne Il canto del ghiaccio di Stefano Collizzolli e Paolo Ghisu, due registi trentini che hanno deciso di mettersi all’ascolto della Vedretta del Làres, nel gruppo dell’Adamello, che ospita il più grande ghiacciaio italiano. Immagini, suoni e riflessioni che ci spingono a una presa di coscienza e a modificare profondamente comportamenti singoli e collettivi, assumendo la cultura del limite come orizzonte necessario di ogni nostra azione”.

 

Angelo Schena ha ricordato che “per il Cai cinema e letteratura sono strumenti fondamentali per diffondere la conoscenza e il rispetto della montagna. Quest’anno a Trento proietteremo in anteprima il documentario Tra natura e quota. Giovanni Storti sopravvive alle Alpi Apuane di Giorgia Lorenzato e Manuel Zarpellon, con la presenza in sala di Giovanni Storti: è un film girato sulle Alpi Apuane che, con leggerezza e profondità immerge lo spettatore nella straordinaria biodiversità di questi luoghi promuovendone la tutela. Altra chicca sarà il libro Fotogrammi in quota di Antonio Massena dedicato a tutte le Genziane d’Oro del Trento Film Festival”.

I protagonisti della 73 edizione

Hervè Barmasse - ph Michele Purin

Hervè Barmasse – ph Michele Purin

Tanti i protagonisti chiamati a raccontare al pubblico del Trento Film Festival l’Argentina, Paese ospite di quest’edizione. Hervé Barmasse e Camila Raznovich ci condurranno alla scoperta di una terra in cui alpinismo, natura e complesse dinamiche politiche si intrecciano saldamente: Argentina, il viaggio sarà una serata caratterizzata dal dipanarsi di racconti d’avventura e libertà in compagnia di altri ospiti speciali. Ai confini del mondo – L’alpinismo esplorativo fra Patagonia e Groenlandia è invece l’appuntamento che vedrà dialogare l’ex schermitrice azzurra Margherita Granbassi con Matteo Della Bordella. Della Bordella racconterà la sua vita in verticale e il suo percorso di ricerca di nuove linee su alcune delle montagne più belle e remote del mondo: dalle vette inviolate della Groenlandia, raggiunte con avvicinamento in kayak in totale autonomia, a quelle della Patagonia argentina, sulle quali ha seguito la grande tradizione dei Ragni di Lecco, con uno stile moderno e pulito. Lo stesso stile che caratterizza anche l’approccio alla montagna e all’avventura di Sean Villanueva O’Driscoll, membro della Giuria internazionale di quest’anno e insignito nel 2021 del Piolet d’Or – il “premio Oscar” dell’alpinismo – per la sua traversata in solitaria del Fitz Roy, sempre nella Patagonia argentina. Sarà lui stesso a raccontare la propria impresa in un incontro con il pubblico dal titolo The Moonwalk.

La sicurezza e il rischio, oltre che il senso del limite e il suo rispetto, saranno al centro di altri stimolanti incontri. Come Marmolada parete sud: la regina, le grandi vie e i protagonisti, serata alpinistica che andrà ad indagare gli oltre 120 anni di storia della leggendaria “parete d’argento”, raccontata attraverso le ascensioni più significative e le voci dei loro protagonisti, fra cui Alessandro Gogna, Maurizio Giordani, Igor Koller, Maurizio “Manolo” Zanolla e Federica Mingolla. Ma anche Enigma VI grado, un evento che vedrà tre fra i più giovani e promettenti alpinisti della nuova generazione – Mirco Grasso, Matteo De Zaiacomo e François Cazzanelli – dialogare e discutere in merito alla ricerca del limite nelle loro rispettive imprese.

La partecipazione speciale di don Luigi Ciotti, fondatore di Libera, arricchirà la presentazione del libro dedicato ai Sentieri Frassati: una narrazione ricca di umanità, che parte dalla vita di Pier Giorgio Frassati e da riflessioni sul suo intenso vivere, anche la montagna, verso le vette della carità gioiosa.

Il ragno e il cowboy si preannuncia invece come una straordinaria e commovente serata di racconti, testimonianze e musica, per ripercorrere, alla presenza di diversi ospiti illustri, le vite degli indimenticabili Cesare Maestri, il “Ragno delle Dolomiti” e Rolly Marchi, eclettico giornalista ideatore del Trofeo Topolino, dedicato ai giovani sciatori.

Proprio ai più giovani sono infine destinate le proposte del T4Future: un programma di proiezioni, laboratori e attività pensato per favorire l’educazione all’immagine e promuovere tematiche legate allo sviluppo sostenibile, alla tutela dell’ambiente e all’educazione alla cittadinanza attiva, in collaborazione con tante realtà del territorio. Più di 100 gli appuntamenti in programma, molti dei quali realizzati nell’ambito del Piano nazionale di educazione all’immagine per le scuole promosso dal Ministero della Cultura e dal Ministero dell’Istruzione e del Merito.

Il Premio ITAS del Libro di Montagna

Un momento speciale sarà quello dedicato alla scoperta dei vincitori della 51a edizione del Premio ITAS del Libro di Montagna. Mario Calabresi, ospite della serata, accompagnerà il pubblico in un dialogo sull’evoluzione della cultura e della letteratura nella società odierna, anche a fronte delle ultime notizie di attualità.

La selezione cinematografica

126 i film selezionati, di cui 22 per il Concorso internazionale, con 12 lungometraggi e 10 corti: 31 le anteprime internazionali di cui 16 mondiali, e ben 77 quelle italiane.

Mauro Gervasini, responsabile del programma cinematografico, ha spiegato come il Trento Film Festival porti la riflessione sulla montagna al suo punto più elevato. “Cambiamento climatico, abbandono, fragilità di interi ecosistemi. Il cinema di montagna, di cui Trento è da sempre vetrina principale a livello mondiale, racconta le storie d’altitudine con una varietà espressiva mai ampia come oggi, a dimostrazione dell’esistenza di un fine privilegiato – le storie di e in montagna – e di molti mezzi per raggiungerlo, dal documentario di ricerca a quello più propriamente didattico, dall’animazione alla fiction dei cortometraggi, dall’esplorazione attraverso sport sempre più estremi all’alpinismo. Il dato primo di questa selezione, dunque, è la diversificazione dei linguaggi e dei contenuti”.

Pre-apertura venerdì 25 aprile nel segno del Paese ospite della sezione Destinazione…: sul grande schermo del Supercinema Vittoria sarà proiettato Silêncio Branco di Angelo Sciarra e Geraldo Junqueira De Oliveira, film argentino del 1960 che segue il San Martin, la nave incaricata di rifornire le basi scientifiche argentine del Polo Sud, alla ricerca del tenente Alvarez, perdutosi durante una ricognizione in Antartide. Il film, appositamente restaurato dal Museo del Cine di Buenos Aires, torna in questa versione inedita al Trento Film Festival dove nel 1961 aveva avuto la sua anteprima mondiale.

Marco Paolini

Marco Paolini

Film di apertura sarà vece Mar de Molada di Marco Segato, che ha seguito la creazione dello spettacolo omonimo di Marco Paolini, intrecciando narrazione teatrale e realtà, mettendo in scena il rapporto tra territorio, teatro e coscienza civile. Marco Paolini – che sarà presente in sala per l’anteprima assoluta del film – e il regista accompagnano il pubblico nel processo artistico di un progetto nato per raccontare il territorio legando il mare alla sua montagna attraverso il corso del Piave, intrecciando narrazione teatrale e realtà, teatro e impegno civile, da sempre al centro del lavoro di Paolini.

Film di chiusura il francese Vingt Dieux! (Holy Cow) di Louis Courvisier, in anteprima italiana. Ambientato nel Giura francese, racconta la storia del diciottenne Totone che, dopo la tragica morte del padre, si ritrova improvvisamente a doversi prendere cura della sorella minore e della fattoria di famiglia, da tempo in crisi.

Gervasini ha proseguito riassumendo i contenuti dei film del Concorso internazionale: “Una montagna descritta e raccontata nei suoi contrasti, tensioni ed entusiasmi, nel contraddittorio rapporto con gli uomini, le donne, le comunità. Si vedono nature morte riabitate solo da animali a confronto con scenari minacciati dagli insediamenti umani, ascolteremo il respiro degli alberi e delle pietre, torneremo sugli Appennini con i partigiani nell’80° anniversario della Liberazione, inseguiremo giovani groenlandesi in cerca di un cane e ascolteremo chi lotta nelle valli per impedire scempi ambientali. Anche, però, saghe familiari che si incrociano con i destini di piccole e grandi patrie, storie di passatori curdi tra Iraq e Iran coinvolti nella pratica antica del kolbari, viaggeremo in Africa e in Brasile in ecosistemi precari che resistono, torneremo in Europa seguendo l’alpinismo “identitario” del Galles o le sfide impossibili, persino folli, di giovani sciatori”.

Il concorso internazionale

Per il Concorso internazionale in questa edizione sono stati selezionati 22 film, di cui la metà realizzati da registe donne. Con ben 16 paesi rappresentati (Italia, Svizzera, Austria, Germania, Norvegia, Brasile, Mongolia, Groenlandia, Spagna, Francia, UK, Benin, Australia, Portogallo, Canada e Argentina) sarà un Concorso che spazia in libertà tra meridiani e paralleli, ma sempre verso l’alto. Storie di individui, lotte di comunità raccontate con una straordinaria varietà di linguaggio: dalle prove più sperimentali alle grandi narrazioni, dalle sfide e dai confronti con la montagna alle prove degli ecosistemi minacciati.

I talk di Cincontri

AlexBellini - ph Michele Purin

AlexBellini – ph Michele Purin

Dopo il successo della scorsa edizione, prosegue la rubrica Cincontri, che anche quest’anno si propone come il punto di raccordo tra il programma cinematografico e il programma degli eventi: in sala saranno presenti i registi e in alcuni casi i protagonisti dei film, per un vero e proprio talk che seguirà le proiezioni. Oltre all’appuntamento con Marco Paolini, altri sette i Cincontri previsti. Beyond. Lettera a chi non è andato oltre di Alex Bellini e Francesco Clerici; Nella pelle del drago di Katia Bernardi, con ospite in sala anche l’artista Marco Martalar; El aroma del pasto recién cortado di Celina Murga; Tra natura e quota – Giovanni Storti sopravvive alle Alpi Apuane, alla presenza di Giovanni Storti; Qivitoq di Walid Berrissoul, con l’ex campione del mondo di snowboard Mathieu Crépel; I nomi inventati dal cielo di Alberto Meroni, con i membri della famiglia Tomio; Il canto del ghiaccio di Stefano Collizzoli e Paolo Ghisu e L’unico superstite di Stefano Floreanini, Giuseppe Tringali e Mario Veluscek: nell’Anno internazionale della protezione dei ghiacciai, due film diversi per capire lo stato di salute di questi fragilissimi giganti; ultimo e attesissimo, Mauro Corona. La mia vita finché capita di Nicolò Maria Pagani, il film sulla vita dello scrittore e scultore Mauro Corona, che dialogherà in sala con Davide Van De Sfroos, Mauro Gervasini e il regista, moderati da Simone Marchi.

Alp&Ism

Gli alpinisti Sophie Lavaud, Stefano Ragazzo, Matteo Della Bordella, Iván Vallejo, le rock climber Ashima Shiraishi, Molly Mitchell e Nina Caprez, la kayakista francese Nouria Newman, l’ex campione del mondo di snowboard Mathieu Crepel, l’esploratore e avventuriero Alex Bellini, la campionessa di trail running Hillary Gerardi, gli scalatori Alex Honnold e Tommy Caldwell, il freestyler Markus Eder e gli snowboarder Victor de le Rue e Camille Armand fino alla pioniera dell’alpinismo Jamie Logan. Le loro storie, e molte altre, in una delle selezioni di Alp&Ism più ricca (ben 27 film) e varia degli ultimi anni.

Terre alte

Storie di uomini, donne e comunità alle prese con il cambiamento climatico, lo spopolamento delle terre alte, il ritorno dei grandi carnivori, la rielaborazione delle economie di montagna, ma anche la solitudine, la lotta identitaria e per i diritti alla sopravvivenza in luoghi estremi. Viaggi, esplorazioni, incontri con al centro l’essere umano nel suo rapporto con la natura: questi i tanti temi che quest’anno caratterizzano Terre alte, la sezione che indaga più direttamente il rapporto tra esseri umani e montagna: documentari d’autore su genti di montagna, tradizioni e paesaggi in trasformazione.

Orizzonti vicini

Orizzonti vicini, è la sezione dedicata ad autori, produzioni e racconti del Trentino- Alto Adige in collaborazione con la Trentino Film Commission e da quest’anno con il sostegno dalla Banca per il Trentino Alto Adige – Bank für Trentino-Südtirol. Quest’anno saranno tre i film dedicati all’alpinismo, insieme ad altre grandi e piccole storie locali per comprendere l’evoluzione della montagna, con tutte le sue voci

Proiezioni speciali

Proiezioni speciali, documentari e fiction, sperimentazioni e percorsi videoartistici: la sezione di frontiera, tra linguaggi ed esperienze, del Trento Film Festival, quest’anno dedica un focus particolare alla crisi dei ghiacciai ma anche un omaggio a Clint Eastwood con il suo grande film di alpinismo, The Eiger Sanction – Assassinio sull’Eiger: a 50 anni dalla sua uscita nelle sale, il Trento Film Festival rende omaggio a uno dei più significativi thriller alpinistici letterari e cinematografici.

Anteprime

Grandi anteprime nazionali e internazionali con protagonisti di altissimo profilo, a partire da Reinhold Messner: grandissima attesa per il suo K2 – La grande controversia, che ritorna sulla storia della prima ascensione al K2, compiuta da una spedizione italiana nel 1954, e sulla controversia che ne seguì, con al centro la figura di Walter Bonatti.

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