Mancano otto giorni all’arrivo della primavera e al K2 nevica. Da giovedì dovrebbe aprirsi una finestra favorevole, ma ci sono molte incognite sulle possibilità di effettuare un tentativo al vertice
Alex Txikon è rientrato domenica mattina al campo base del K2, dopo una settimana intensa al Nanga Parbat, dove il basco ha guidato il team che ha condotto le ricerche di Daniele Nardi e Tom Ballard, localizzandone i corpi. Con lui, i compagni della spedizione al K2, Ignacio de Zuloaga, Felix Criado e il dottor Josep Sanchis, che hanno condiviso la missione di soccorso nel Diamir.
L’idea del basco è di riprendere l’invernale al K2, anche se la situazione e le prospettive ora sono molto diverse da quelle lasciate al momento della sua partenza per il Nanga Parbat.
Al CB del K2 solo spagnoli e sherpa
Molte cose sono cambiate al rientro di Txikon al CB del K2. Soprattutto per quanto riguarda la spedizione russo-kazako-kirghisa con cui ha condiviso il campo base e lo Sperone degli Abruzzi, anche se non c’è stata collaborazione con la squadra guidata da Vassily Pivtsov. Lunedi il campo ru-kz-kg era smantellato e l’equipaggiamento in attesa di essere prelevato da un elicottero e trasportato a Skardu per ritornare in patria, dopo un ultimo tentativo al vertice in cui la spedizione ru-kz-kg ha raggiunto un’altezza di circa 7.500 metri.
Ci sono stati cambiamenti importanti anche nella squadra di Txikon. Subito dopo la sua partenza per il Nanga Parbat, anche Pawel Dunaj, l’ultimo dei tre polacchi rimasto nel team del basco, ha lasciato la spedizione per un principio di congelamento alle dita, esposte alle temperature invernali estreme nel K2.
Così, oltre al connazionale Felix Criado e al personale di supporto, con Alex Txikon rimangono al CB del K2 solo cinque sherpa (Nuri, Chhepal, Geljen, Wallung e Pasang).
Ultimi giorni d’inverno
Quest’anno, la primavera inizierà il 20 marzo. Quindi, mancano solo pochi giorni alla fine dell’inverno astronomico, momento in cui la spedizione invernale al K2 cesserà di essere tale. Álex Txikon utilizzerà i prossimi otto giorni per tentare la vetta? Per decidere, il basco deve valutare le previsioni del tempo, le condizioni della montagna e della via, nonché tener conto dell’acclimatazione dei membri della sua squadra.
Per oggi sono previste nevicate e venti moderati sul K2. Da domani, le precipitazioni dovrebbero lasciare il posto ad una situazione di stabilità e venti deboli che potrebbero estendersi fino alla fine dell’inverno, secondo le previsioni di Mountain-Forecast.com.
Anche se il tempo potrebbe essere favorevole, non è ancora chiaro se la squadra di Txikon sia in grado di approfittarne di queste condizioni meteo per lanciare un attacco alla vetta, visto che finora il team non ha superato i 6.700 metri di quota, dove ha allestito il campo 2 il 28 gennaio, quasi un mese e mezzo fa. Da allora, la squadra non ha più superato i 6.000 metri.
Da un lato, c’è ancora molto lavoro da fare per finire di attrezzare la via, incluse alcune sezioni tecnicamente più delicate come la Piramide Nera o il Collo di Bottiglia. D’altra parte, l’acclimatazione degli alpinisti è molto dubbia, dal momento che nessuno ha raggiunto i 7.000 metri in questa spedizione e difficilmente il corpo permetterà loro di andare fino a 8.611 metri, in vetta al K2.
Restiamo in attesa delle decisioni di Alex Txikon …