Invernale al Nanga Parbat 2021-2022: Hervé Barmasse. Fonte facebook
Il team effettua una prima rotazione fino a 5.670 metri di altitudine
Attualmente le condizioni meteo sul Nanga Parbat (8.126 m) non sono delle migliori e durante gli unici due giorni di bel tempo, il 29 e 30 dicembre, il valdostano Hervé Barmasse e i suoi compagni di avventura, David Goettler e Mike Arnold, hanno spostato il loro campo base circa sette chilometri a sinistra della parete Rupal, alla stessa quota del precedente (3.500 metri).
“Lo stesso giorno nel tardo pomeriggio siamo saliti sino a 4500 metri e il giorno dopo sino a 5.670 metri… – racconta Barmasse – Le condizioni non erano buone. Neve farinosa e pericolo di slavine. Avremmo potuto anche arrivare sino a 6.200 metri ma il 31 Dicembre, il giorno successivo, avrebbe nevicato ancora e non aveva molto senso. Per questo motivo abbiamo preferito scendere a 5000 metri e dormire ancora una notte in luogo sicuro per perfezionare l’acclimatazione e raggiungere il campo base alla vigilia del nuovo anno. La cosa che più mi ha stupito è che, dopo quasi 2.200 metri di dislivello non eravamo nemmeno a metà della parete. Ma queste sono le condizioni ora. Domani saranno migliori!!! Abbiamo ancora tutto il tempo per riuscire in questa divertente scalata!!!”
Il team è riuscito, così in una prima rotazione lungo la
via Schell, diventata la prescelta per la salita (
la Messner e la Kukuczka-Carsolio non sono, infatti, praticabili).
“La Shell Route offre una linea molto estetica sulla montagna, ma ne abbiamo vista solo una sezione in questa particolare rotazione…”, scrive
Arnold.
“Siamo arrivati “solo” a 5600m, ma sul Nanga Parbat che si trova a 2000 metri verticali sopra il Campo Base!! – precisa Goettler – Su quasi tutti gli altri Ottomila, quel tipo di dislivello sopra il Campo Base ti permette di salire oltre i 7000 metri di altitudine. Qui il Campo Base è basso ed è molto lunga per la vetta! Mi sto divertendo a ritornare sulla via che ho tentato nell’inverno 2013/14. È un po’ come rivedere un vecchio amico dopo tanti anni: il terreno si è modificato qua e là, le condizioni sono diverse, stare qui con Hervé Barmasse e Mike Arnold è altra cosa e ovviamente io sono cambiato. Sono entusiasta di vedere come si evolverà [la situazione] questa volta.”
Invernale al Nanga Parbat 2021-2022: Hervé Barmasse, David Goettler e Mike Arnold, rotazione sulla via Schell. Foto: Hervé Barmasse
Invernale al Nanga Parbat 2021-2022: Hervé Barmasse, David Goettle, Mike Arnold. Fonte H.Barmasse/facebook
Invernale al Nanga Parbat 2021-2022: Hervé Barmasse, David Goettler e Mike Arnold, rotazione sulla via Schell. Fonte: H. Barmasse