Invernale all’Everest 2021-2022: Kobusch alla Piramide italiana del CNR

Invernale all’Everest 2021-2022: Jost Kobusch. Fonte facebook

Dopo la marcia fino a Pangboche, il tedesco è rientrato a Lobuche dove è allestito il suo Campo Base

Conclusa la sua seconda rotazione in solitaria sulla cresta Ovest dell’Everest, Jost Kobusch è sceso lungo la valle del Khumbu, fino a raggiungere Pangboche (4.000 m circa).

Ieri il tedesco è tornato a Lobuche, dove ha allestito il suo campo base. “Passerò i prossimi giorni nella Piramide, la stazione di ricerca italiana vicino a Lobuche!”, ha riferito sui social.

“Secondo le previsioni, è in arrivo un fronte di alta pressione, che userò per la mia prossima rotazione – ha riferito Kobusch a ExWeb nei giorni scorsi – Cercherò di arrivare il più lontano possibile lungo la Cresta Ovest, appena le condizioni lo consentiranno. Non sono sotto pressione, esplorerò, ma ovviamente cercherò di dare un’occhiata alla via il più in alto possibile”. Intanto pare che la finestra prevista per il 14 gennaio pare sia slittata al 17.

Il tedesco è alla sua seconda spedizione in solitaria all’Everest (lo scorso anno ha superato i 7.000 metri di quota). Con il suo progetto triennale punta a scalare la Cresta Ovest. Quest’inverno si è fissato un obiettivo minimo, raggiungere la base del canale Hornbein “voglio raggiungere gli 8.000 metri di altitudine. La quota più alta mai raggiunta in inverno sulla Cresta Ovest è stata di 7.500 metri (nell’inverno 1984/85 da una spedizione francese). Anche se riuscissi a superare quel traguardo, in qualche modo sarebbe un successo”. La vetta dell’Everest in solitaria e senza l’ausilio di ossigeno supplementare è pianificata per la prossima stagione invernale.

Novità degli ultimi giorni è che il fotografo Daniel Hug, che ha accompagnato Kobusch nella fase 1, ha comunicato attraverso i suoi canali social di avere un biglietto per il Nepal per documentare l’ultima parte della salita.