Ha preso il via il tentativo invernale in solitaria e senza l’ausilio di ossigeno supplementare del 29enne alpinista tedesco
Dopo aver allestito un campo base ‘minimal’ con una sola tenda sulla parte superiore del ghiacciaio del Khumbu, vicino alla cascata di ghiaccio che porta al Lho La, ieri 22 dicembre Jost Kobusch ha iniziato a salire verso il colle, raggiungendo i 5.669 metri di quota.
Prima di partire, il tedesco ha affermato che avrebbe fissato le corde su alcuni passaggi tecnici della cascata di ghiaccio, da utilizzare in caso di discesa con maltempo o al buio, come fece lo scorso inverno.
In questa seconda spedizione all’Everest, Kobusch si è prefissato un obiettivo minimo: arrivare a quota 8000 metri, il punto più alto mai raggiunto in inverno sulla Cresta Ovest. Nel suo primo tentativo in solitaria, effettuato sempre su questa via nel febbraio 2020, aveva raggiunto un’altitudine di 7.366 metri.
Il 29enne affronta, dunque, per la seconda volta il suo progetto di salire in solitaria e senza bombole di ossigeno sul Lho La, un passo di 6.000 metri tra Nepal e Tibet, la cresta Ovest e il canale Hornbein situato nella parete Nord verso la vetta dell’Everest.
Lo scalatore ha stabilito il suo quartier generale a Lobuche, circa 200 metri sotto il campo base dell’Everest, dove è rimasto il cuoco che ha ingaggiato. Qui scenderà periodicamente per recuperare le forze o in caso di maltempo.