Kobusch: “Durante la notte, la tenda si è piegata completamente”… poi “Tutto è crollato”
Jost Kobusch, rientrato a Lobuche (5.000 m ca.), ha raccontato sui suoi canali social la lunga notte trascorsa in quota, al Colle Lho La (6.000 m ca.), in balia del forte vento.
Lo scalatore tedesco, ha pubblicato anche un ulteriore video, dopo quello del 23 gennaio scorso, per rendere meglio l’idea:
“Durante la notte, la tenda si è piegata completamente. Ho sentito lo schianto, i pali si sono rotti e hanno fatto un buco nella parete esterna della tenda. Tutto è crollato. L’unica opzione rimasta era strisciare fuori, rimuovere i pali e cercare di dormire un po’ in quel relitto. Devo dire che non ha funzionato molto bene… Il vento era così forte che sono stato fortunato a non essere tornato al campo base dell’Everest con la mia tenda come su un tappeto volante. Fortunatamente, gli ancoraggi da neve hanno tenuto bene. Ci sono cose peggiori! Tuttavia, alla fine, sono contento che tutto si sia andato per il meglio”.
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In der Nacht hatte sich das Zelt einfach mal komplett gebogen. Ich habs krachen gehört, Stangen sind gebrochen und haben ein Loch in die Zeltaußenwand gerissen. Das ganze Ding ist komplett kollabiert.😬 Mir blieb nur noch übrig, nachts raus zu kriechen, die Stangen rauszuziehen und dann zu versuchen, in dem Zeltwrack noch etwas zu schlafen. Ich sag mal so viel, es hat nicht so gut funktioniert…😅 Es war einfach so windig, dass ich froh sein kann, nicht samt Zelt wie auf einem fliegenden Teppich zurück ins Everest Base Camp geflogen zu sein.😜 Die Schneeanker hatten zum Glück gut gehalten. Es gibt also Schlimmeres! Trotzdem bin ich am Ende froh, dass alles so glimpflich ausgegangen ist.🙌🏻
Overnight, the tent had bent completely. I heard cracking, poles broke and tore a hole in the flysheet. The whole thing completely collapsed.😬 The only option left was to crawl out, remove the poles and try to get some sleep in that wreck of a tent. I’ll say this much, it didn’t work out very well… 😅The wind was so strong I was lucky not to have flown back to Everest Base Camp with my tent like a magic carpet.😜 Fortunately, the snow anchors had held well. There are worse things! Nevertheless, in the end I am glad that everything turned out so lenient.🙌🏻
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Pubblicato da Jost Kobusch su Lunedì 24 gennaio 2022
Il 29enne sta affrontando la sua seconda spedizione all’Everest in solitaria, senza l’ausilio di portatori e di ossigeno supplementare. Il suo obiettivo minimo è arrivare a quota 8000 metri, il punto più alto mai raggiunto in inverno sulla Cresta Ovest, ed esplorare l’Hornbein Couloir. Nel suo primo tentativo in solitaria, effettuato sempre su questa via nel febbraio 2020, raggiunse un’altitudine di 7.360 metri ca..