
I due alpinisti russi al loro arrivo a Kathmandu. Foto: Marcin Tomaszewski
Aggiornamento da Eliza Kubarska:
“Ragazzi a 5400 metri, forse sul Jeunes Glacier, non sul Providence Glacier. In un’ora deterioramento della visibilità. Li stiamo aspettando”
Ieri i russi Dmitri Gołowczenko e Sergey Nilov sono scesi sul Providence Glacier. Sfortunatamente, il tempo è peggiorato
I russi Sergey Nilov e Dimitry Golovchenko sono sul Providence Glacier. Ciò non significa che siano al sicuro: devono ancora affrontare crepacci, seracchi e altre difficoltà. Inoltre, c’è grande stanchezza ed è ritornato il maltempo, con abbondanti nevicate e visibilità zero.
Secondo quanto reso noto da Eliza Kubarska, la squadra ieri ha montato una tenda a 5.700 metri di quota dove ha trascorso la notte. La partenza è prevista per questa mattina alle prime luci dell’alba.
Accampati più in basso, a 4.850 metri, sul ghiacciaio Yamatari, ci sono Eliza, Zofia Morus e Pasang Sherpa in attesa dei due russi. Oggi, si spera che Dmitrij e Sergei possano finalmente raggiungere i compagni al Campo Base.
Questo il messaggio di ieri di Marcin Tomaszewski, attualmente a Kathmandu: “I russi stanno ancora scendendo. Ogni giorno forniamo loro, grazie al supporto di Grzegorz Głazek e Jan Kiełkowski, informazioni sulla via di discesa, che non è facile. Per raggiungere il ghiacciaio Yamatari, dove Eliza e Zosia li stanno aspettando, ci sono ancora oltre mille metri di dislivello. Ogni tanto riceviamo informazioni sui loro progressi… Michał [Pyka] ci invia regolarmente le previsioni meteo dalla Polonia, molto accurate per questa regione. Oggi ho imparato che la zona dello Jannu è la più imprevedibile dal punto di vista meteorologico in tutto il Nepal.”

Jannu. Fonte: Mountain.ru