Continua la lenta discesa dei due alpinisti
Dopo aver abbandonato il tentativo di raggiungere quota 7.710 m sulla parete sud-orientale del monte Jannu, Sergey Nilov e Dimitry Golovchenko sono ancora sulla montagna.
La coppia russa ha trascorso gli ultimi giorni scendendo lungo il versante sud-occidentale della montagna, seguendo vagamente la prima via di salita del 1962. Il secondo giorno di discesa è stato particolarmente difficile a causa della scarsa visibilità, anche se in assenza dei venti attesi. Il 29 marzo, il loro GPS li dava a 6.995 metri di quota
Il 30 marzo, il tempo ha permesso ai due alpinisti, affamati e stanchi, di continuare la loro lenta discesa. Il team di supporto, guidato da Elise Kubarska, è rimasto in contatto con loro via radio per suggerire loro la complessa via da percorrere.
Kubarska dovrebbe risalire la valle Gunza ed il ghiacciaio Yamatari, salendo a circa 5.000 metri per andare incontro ai due alpinisti con cibo e gas.
Secondo gli ultimi aggiornameni, Nilov e Golovchenko hanno trascorso la notte del 31 marzo a 6.330 metri di quota. I ragazzi sono stanchi, ma avrebbero trovato un passaggio attraverso la sella; la parte più difficile sarebbe superata.
Posizioni:
31 Marzo, notte a 6.330 metri
30 Marzo 6510 m (discesa, bel tempo)
29-Marzo 6995 m (discesa, bel tempo)
28 Marzo 7310 m (inizio discesa, bel tempo)
27 Marzo 7412 m (bel tempo)
26 Marzo 7290 m (neve)
25 Marzo 7290 m (neve)
24 Marzo 7210 m (neve)
23 Marzo 7127 m
22 Marzo 6920 m (6670) – (neve)
21 Marzo 6770 m (6550)
20 Marzo 6710 m (6450)
19 Marzo 6560 m (6300) – (neve)
17-18 Marzo 6360 m (6100) – ( neve)
16 Marzo 5520 m
15 Marzo 5300 m (sopra la barriera l l)
Partenza dal campo base (4800 m) il 15 marzo.
Le altezze dei bivacchi sono indicate sul GPS, che mostra una discrepanza con l’altimetro di circa +250 m. (le quote segnalate dall’altimetro, indicate tra parentesi, sono probabilmente errate)