Siamo felici di ospitare Aron Lazzaro con un blog sulla nostra testata sia per la grande passione per la montagna che testimonia ogni giorno sia perché sarà uno dei primi italiani a tentare l’attraversata in solitaria del famoso John Muir Trail in autunno/inverno. Un viaggio, questo, che Aron ci racconterà in questo spazio a lui dedicato.
Vorrei presentarvi quella che sarà una delle mie più importanti avventure in solitaria nelle regioni più selvagge e remote dell’ America. La mia scelta è caduta sul famoso John Muir Trail, dicono uno dei più belli al mondo, con partenza dalla Yosemite Valley fino alla vetta del Mount Witney, California.
Oltre 340 km e più di 20.000 metri di dislivello positivo in totale autosufficienza, attraversando anche zone densamente popolate da orsi e da altri animali selvaggi. Spero di riuscire a fare anche qualche cima laterale (Mount Lyell, Dana Peak, Mount Ritter) tutte vette oltre i 4000 metri.
Farò un reportage di questa mia incredibile avventura, in quanto sarò il primo italiano che tenterà questa attraversata in solitaria, tra l’altro nel periodo autunnale con imprevedibili condizioni meteo, il tutto sarà ovviamente documentato con foto e video. Spero di portarlo a conclusione entro una settimana, dipenderà solo dal meteo. Un viaggio volutamente in solitaria per dare testimonianza che se si crede in un sogno lo si può raggiungere, non importa quanto, ma come.
La partenza per l’America sarà il 13 ottobre, già dalla prossima settimana inizierò con una serie di allenamenti sia per testare il fisico che i materiali. Che l’avventura abbia inizio!
Doverosi i miei primi ringraziamenti per chi fino ad ora mi ha incoraggiato e mi sta sostenendo in tutto questo:
-tutta la redazione di MOUNTAINBLOG
-La Sportiva (attrezzatura e scarpe)
-Riccardo Cappellaro responsabile Teleskope Service Italia (per la fornitura di una macchina fotografica di ultima concezione e un pannello solare caricabatterie)
-CAMP
-Kavestrel sport di Agordo
-Vertical Sport di Fiera di Primiero
-Gusela travel di Belluno
-Tania Noakes (guida alpina di Chamonix)
-i tantissimi amici del rifugio Scarpa
Io a dir la verità l’ho fatto 2 volte il John Muir Trail in solitaria, da nord a sud nel 2009 e da sud a nord (con qualche decina di miglia in più, aggiungendo il High Sierra Trail e 3 giorni nella Golden Trout Wilderness) nel 2014… Ambedue le volte con qualche cima in aggiunta. Al massimo, lui sarà il primo italiano a fare il JMT in solitaria in inverno.
Ciao Michele, grazie per aver scritto, davvero complimenti e non vedo l’ora di partire.
Si esatto proprio così, la mia scelta cade nel periodo tardo autunno e invernale con relative cime da effettuare quali il Mount Lyell, Mount Ritter, ovviamente il Withney sempre tutto dipenderà in base alle condizioni.
Una ricerca profonda di approcio con la natura appunto in solitaria, in una stagione che secondo me amplifica queste sensazioni.
Vi aggiornerò, tra poco si parte
Anche il mio fidanzato lo ha fatto e non ha dovuto trasformare questa cosa in un’impresa galattica e renderlo pubblico. Fatemi capire: una persona qualsiasi che nessuno conosce e che non sa nemmeno scrivere tanto bene viene pagata per un giro che in tanti fanno senza vantarsi?
Ciao Silvia, stavo appunto partendo per il viaggio in CA, ma ho preferito risalire questa sera a piedi presso il rifugio ( in Dolomiti ) che gestisco, proprio per risponderti, tramite PC perchè mi era impossibile farlo tramite il mio smartphone


Evidentemente mi hai frainteso perchè a criticare riesce sempre molto facile piuttosto che cercare prima di comprendere; non sono il primo italiano fortunato a tentare questa attraversata e non sono nemmeno pagato; per i mei pregressi risultati sportivi si ho degli sponsor che mi supportano anche in questo mio piccolo sogno che voglio realizzare.
Certamente non tutti magari hanno affrontato il JMT in condizioni invernali, ora appunto sta nevicando in Yosemite e la maggior parte dei trasporti pubblici sono sospesi e i punti di appoggio quasi tutti chiusi. Non è detto che riesca a concluderlo se le condizioni meteo saranno avverse, vorrei anche tornare a casa se possibile
Ma io non sto andando a svolgere una gara ( ne ho fatte tante forse troppe ), il mio intento è quello di condividere semplicemente ciò che sarà per me un’incredibile avventura che a qualcuno potrà far piacere e a chi no.
Nella totale semplicità e spontaneità poteva farlo chiunque prima di me, potrà farlo chiunque dopo di me…
Spero di averti tolto ogni dubbio
Buona serata
Aron
Ebbene il tuo viaggio Aron sta per iniziare!! Ti auguro di vivere al massimo questa esperienza, non vedo l’ora di seguire i tuoi aggiornamenti!! Mi raccomando testa sempre vigile!! Un abbraccione, Alberto