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27 Giugno 2024

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Italia · Resto del Mondo

K2: Hiraide e Nakajima ai piedi della parete Ovest. Team italo-pakistano in prossimità del Campo Base

Kazuya Hiraide e Kenro Nakajima. Fonte instagram

Inizia un’altra stagione di scalate sulla seconda vetta più alta della Terra

Anche se la consueta stagione di arrampicata sul K2 inizia a luglio,  due alpinisti sono partirti per il Pakistan a fine maggio per rimanere nel Karakorum da giugno ad agosto.

Si tratta dei giapponesi Kazuya Hiraide e Kenro Nakajima, giunti  finalmente ai piedi della parete Ovest del K2, dove hanno allestito il loro isolato campo base.

“Ora ci dedicheremo alle opere civili”, hanno riferito i due a Ishii Sports. “Non vediamo l’ora di rendere le tende sicure e confortevoli sul ghiacciaio, poiché questa sfida si preannuncia molto impegnativa e resteremo al campo base per un periodo di tempo molto lungo.

Pare che Kazuya e Kenro abbiano individuato una buona linea per il loro tentativo. Ricordiamo che non utilizzeranno ossigeno supplementare e non sono supportati da portatori di alta quota.

“Kazuya Hiraide e Kenro Nakajima si sono posti uno degli obiettivi più ambiziosi dell’alpinismo attuale – ha dichiarato il segretario del Club alpino del Pakistan Karrar Haidri alla testata Dawn.com –  Stanno tentando una nuova via sulla parete Ovest del K2, probabilmente in stile alpino. Solo un gruppo precedente, una grande squadra russa guidata da Viktor Kozlov nel 2007, aveva scalato la parete Ovest del K2. I russi usarono le classiche tattiche di spedizione, fissando le corde lungo tutta la via. Allo stesso tempo, non utilizzarono ossigeno supplementare. I giapponesi continueranno la tradizione”.

“Scalare in un colpo solo senza corde fisse sull’enorme parete Ovest sarebbe un risultato storico”, ha aggiunto Haidri, indicando questo tentativo come uno dei più attesi dell’estate.

I due non hanno ancora condiviso i loro piani o la strategia di acclimatazione. A differenza degli altri versanti innevati del K2, la parete Ovest è costituita principalmente da rocce e couloir di ghiaccio. “È anche spaventosamente verticale“, ha precisato Karrar Haidri.

Alpinisti al Campo Base del K2

Benjamin Védrines, spedizione al K2, giugno 2024. Fonte instagram. Foto: @sebmontazstudio

Intanto, altri noti alpinisti del panorama internazionale, hanno raggiunto il tradizionale Campo Base del K2.

Benjamin Védrines e il fotografo Seb Montaz sono arrivati alla base della seconda montagna più alta della Terra la scorsa settimana e hanno iniziato subito il loro acclimatamento trascorrendo due giorni a Campo 1. Vedrines ha anche fatto una corsa veloce fino al Campo 2 e poi è sceso con il parapendio.

L’obbiettivo dell’atleta francese  è scalare il K2 in giornata senza l’ausilio di ossigeno supplementare, per poi tornare al campo base con il parapendio.

Alpinisti in arrivo al Campo Base

Cristina Piolini, spedizione K2, giugno 2024. Fonte CAI

Oggi dovrebbe arrivare al Campo Base del K2 anche la spedizione  femminile formata da Anna Torretta, Federica Mingolla, Silvia Loreggian e Cristina Piolini. Le alpiniste sono accompagnate dalla dottoressa Lorenza Pratali e dal coordinatore della spedizione Agostino Da Polenza. A Skardu, il team si è ricongiunto con le alpiniste pakistane Samina Baig, Amina Bano, Nadeema Sahar e Samana Rahim.

Dopo sei giorni di cammino, ieri la squadra italo-pakistana ha raggiunto il “Circo Concordia”, a circa 4700 metri di quota, punto sommitale del ghiacciaio Baltoro.

Intanto al campo base ci sono già alcuni membri del CNKP (Central Karakorum National Park), che collaborano con EvK2CNR, e i portatori dell’agenzia pakistana a cui è stata affidata la logistica della spedizione organizzata dal CAI.

Spedizione femminile Cai K270: gruppo completo. Foto arch. CAI

 

Diretti al K2 anche i valtellinesi Marco Majori e Federico Secchi.

L’obiettivo principale delle due guide alpine è la prima discesa italiana con gli sci dal K2 (8.611 m), senza l’ausilio di ossigeno supplementare e senza il supporto di portatori. I due hanno iniziato l’acclimatamento sul Broad Peak. La loro spedizione, “K2 Ski in the sky”, è patrocinata dal Club Alpino Italiano.

Valery Babanov sarà tra gli alpinisti che tenteranno il K2. È solo passato un mese dalla sua spedizione sull’Everest, affrontata senza l’ausilio di ossigeno supplementare e l’alpinista russo è pronto per una nuova sfida:

“Torno a tuffarmi in una nuova avventura piena di incognite ed esperienze emozionanti – scrive Babanov –  Questa volta vado al K2, che solo a nominarlo inorridisce chi ha sentito parlare molto di questa vetta ma non ci è mai stato. La montagna trasuda storie oscure, confermando la sua reputazione di una delle più difficili e inaccessibili da raggiungere.”

 

Valery Babanov a Skardu, Pakistan 21 luglio 2024. Fonte facebook