Il climber giapponese ha puntualizzato che non si può considerare la sua salita del “Nose”, di pochi giorni fa, come la quinta in libera, dal momento che non ha eseguito una salita continua ma, nella parte alta della parete, l’ha interrotta per riposare
Un paio di settimane fa, è rimbalzata a livello internazionale la notizia che Keita Kurakami, era riuscito a ripetere in libera il leggendario The Nose, su El Capitan. Una salita che lo ha inserito di diritto in una piccola lista di soli quattro altri nomi: Lynn Hill, Tommy Caldwell, Beth Rodden e Jorg Verhoeven.
Il climber giapponese ha ricevuto molta attenzione da parte dei media, soprattutto negli Stati Uniti, dove la sua realizzazione è stata analizzata attentamente. Successivamente, il climber ha rettificato la sua versione, specificando un po’ meglio lo stile utlizzato.
Inizialmente, nel suo account Instagram dichiarava di aver effettuato la quinta salita in libera di The Nose. Pochi giorni dopo, ha pubblicato un post di rettifica in cui ha fornito ulteriori dettagli, modificando la versione iniziale: “Devo dire che non è stata la quinta salita completa in libera, perché nella parte alta della parete sono uscito dalla linea originale per fare una pausa…. È uno stile più semplice rispetto alle precedenti salite e penso che non dovrebbe essere considerata un record ufficiale. Sebbene ci siano quelli che dicono che la mia salita può essere accettata come free climbing, io stesso ho dei dubbi e non posso essere d’accordo. Il mio nome dovrebbe essere cancellato dalla lista dei climber che hanno salito in libera il Nose. ”
Senza entrare nel dettaglio e nelle valutazioni tecniche, “tanto di cappello” all’onestà di Kurakami che, per un ripensamento o per un errore di traduzione, non ha esitato a correggere la sua prima versione, precisando che ritornerà sul progetto per concluderlo completamente.