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4 Maggio 2023

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Resto del Mondo

Kichatna Spires: due prime ascensioni da Joseph Hobby e Zach Lovell in Alaska

Zach Lovell e Joseph Hobby in cima al Citadel, Kichatna Spires, Alaska, il 19 aprile 2023 dopo la prima salita di Borealis Face. ©Zach Lovell

Le due guide americane hanno aperto  ‘Borealis Face’ (610 m, 85˚ ghiaccio/neve) e ‘Superfly Couloir’ (518m, AI5, A2, M6)

Il 19 aprile scorso, le guide alpine americane Joseph Hobby e Zach Lovell hanno effettuato quella che  probabilmente è la prima salita della parete nord-ovest del Citadel  (2.535 m), nelle Kichatna Spires, in Alaska, dove i due hanno aperto una nuova via  chiamata ‘Borealis Face’ (610 m, 85˚ ghiaccio/neve).

Il giorno dopo,  Hobby e Lovell hanno aperto anche  Superfly Couloir (518m, AI5, A2, M6), un’altra nuova via su una cima finora sconosciuta.

“Joseph Hobby ed io abbiamo raggiunto in volo le Cathedral Spires delle Kichatna il 18 aprile – ha raccontato Lovell – Erano previsti tre giorni di bel tempo. Abbiamo salito consecutivamente due nuove vie  – il 19 aprile e il 20 aprile –  prima di rientrare il 21.”

Lovell ha riferito di aver sciato fino alla base della parete nord-ovest della Citadel e di aver attraversato un crepaccio. Gli alpinisti hanno poi  salito in solitaria la prima metà della via e scalato insieme la seconda parte, “poiché l’arrampicata si è fatta più ripida e più esposta”.

Il leggendario alpinista Mark Twight, ha documentato la loro scalata da un bush plane.

Lovell e Hobby hanno impiegato quattro ore per completare ‘Borealis Face’. La discesa è durata quasi quanto la salita, a causa della necessità di trovare buoni ancoraggi per le calate su roccia.

Borealis Face, sul Citadel. ©Zach Lovell

Il 20 aprile, la coppia ha invece scalato un couloir di ghiaccio su una vetta senza nome a sud del Riesenstein. Entrambi hanno salito in solitaria la prima sezione della via, battezzata Superfly Couloir. La scalata ha richiesto sette ore.

“Abbiamo chiamato la cima Rise and Shine, un gioco di parole [sul vicino] Riesenstein. Quando siamo tornati al campo, nella nostra ultima notte abbiamo potuto godere dello straordinario spettacolo dell’aurora boreale”, ha riferito Lovell.

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