MENU

19 Luglio 2021

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Resto del Mondo

Kim HongBin muore sul Broad Peak

riunione al CB del Broad Peak: al centro il coreano HongBin Kim. Foto: Vitaly Lazo/facebook

Aggiornamento Flash

Il sudcoreano Kim HongBin, scalatore disabile per aver perso tutte le dita sul Denali 30 anni fa,  è morto oggi sul Broad Peak durante la discesa da Campo 4 dove, con la sua squadra, aveva trascorso la notte dopo aver raggiunto la vetta ieri.

Secondo le prime informazioni, il 57enne  sarebbe precipitato  in un crepaccio.

Anton Pugovkin e Vitaly Lazo (spedizione russa Deathzone Freeride), avevano abbandonato il loro tentativo alla vetta nella tarda serata di ieri, a causa del peggioramento delle condizioni meteo. Mentre erano a Campo 3, hanno ricevuto due richieste di soccorso.

Il primo SOS è arrivato via radio a mezzanotte mentre stavano dormendo, e riguardava Anastasia Runova (Russia)  caduta nella notte durante la discesa. Soccorsa dai connazionali, fortunatamente la scalatrice non ha subito  gravi lesioni. Attualmente è in discesa con un gruppo di altri alpinisti.

Il secondo SOS è arrivato oggi alle ore 15 (ora in Pakistan) . Secondo quanto riferito da Pugovkin, il team del sudcoreano HonBin Kim avvisava della caduta del coreano.  Vitaly Lazo è partito in suo soccorso, verso i  7.900 metri di quota.

Dopo cinque ore, lo staff di Lazo ha pubblicato quanto segue (fonte):

 

Ora, le preoccupazioni sono rivolte allo stesso Vitaly Lazo e a tutti gli scalatori con lui sono ancora in alta quota  sulla montagna. E’ già buio e le previsioni del tempo sono pessime.

Con il Broad Peak, conquistato ieri,  Kim HongBin aveva completato tutte le 14 vette di oltre 8000 metri, diventando il primo scalatore disabile a raggiungere tale obiettivo.