Aggiornamento Flash
Il sudcoreano Kim HongBin, scalatore disabile per aver perso tutte le dita sul Denali 30 anni fa, è morto oggi sul Broad Peak durante la discesa da Campo 4 dove, con la sua squadra, aveva trascorso la notte dopo aver raggiunto la vetta ieri.
Secondo le prime informazioni, il 57enne sarebbe precipitato in un crepaccio.
Anton Pugovkin e Vitaly Lazo (spedizione russa Deathzone Freeride), avevano abbandonato il loro tentativo alla vetta nella tarda serata di ieri, a causa del peggioramento delle condizioni meteo. Mentre erano a Campo 3, hanno ricevuto due richieste di soccorso.
Il primo SOS è arrivato via radio a mezzanotte mentre stavano dormendo, e riguardava Anastasia Runova (Russia) caduta nella notte durante la discesa. Soccorsa dai connazionali, fortunatamente la scalatrice non ha subito gravi lesioni. Attualmente è in discesa con un gruppo di altri alpinisti.
Il secondo SOS è arrivato oggi alle ore 15 (ora in Pakistan) . Secondo quanto riferito da Pugovkin, il team del sudcoreano HonBin Kim avvisava della caduta del coreano. Vitaly Lazo è partito in suo soccorso, verso i 7.900 metri di quota.
Dopo cinque ore, lo staff di Lazo ha pubblicato quanto segue (fonte):
Ora, le preoccupazioni sono rivolte allo stesso Vitaly Lazo e a tutti gli scalatori con lui sono ancora in alta quota sulla montagna. E’ già buio e le previsioni del tempo sono pessime.
Con il Broad Peak, conquistato ieri, Kim HongBin aveva completato tutte le 14 vette di oltre 8000 metri, diventando il primo scalatore disabile a raggiungere tale obiettivo.