MENU

2 Ottobre 2019

Alpinismo e Spedizioni · Vertical

Koyo Zom (6.872 m). Evacuati Tom Livingstone e Alastair Swinton

Koyo Zom (6872 m). Fonte: Wikipedia. Foto: Pervez Ahmad Khan

Gli alpinisti sono stati evacuati da circa 5.900 metri di quota dagli elicotteri dell’esercito pakistano.

I soccorsi ai confini delle montagne pakistane non sono né consueti né semplici. Le operazioni aeree vengono effettuate da elicotteri dell’esercito, costantemente in allerta nelle zone di confine con l’India, in particolare nel Kashmir. È quindi un’ottima notizia quella che giunge dal  Pakistan, teatro di una laboriosa operazione di salvataggio a lieto fine, che ha visto protagonisti  i noti alpinisti britannici Tom Livingstone e Alastair Swinton, evacuati con gli elicotteri dell’esercito pakistano.

Vale la pena ricordare che Tom Livingstone ha ricevuto il Piolet d’Or 2019 pochi giorni fa per la sua salita del Latok 1 con Aleš Česen e Luka Straža. La sua carriera lo ha portato sulle montagne di mezzo mondo, come l’Alaska, dove ha aperto una via molto dura sul monte Jezebel con Uisdean Hawthorn, un altro membro della spedizione britannica che  stava tentando la scalata del Koyo Zom (6.872 m) in Pakistan

Tom Livingstone, Alastair Swinton, Uisdean Hawthorn, Will Sim e John Crook Foo: Tom Livingstone

Tra i membri della spedizione anche Will Sim e John Crook. Il primo ha scalato per anni principalmente nel Nord America: la zona del Denali, il monte Deborah o il ghiacciaio Buckskin sono state alcune delle sue destinazioni più prolifiche. Crook,  ha al suo attivo, tra le molte scalate, la prima del Raja Peak, nell’Himalaya indiano.
Non si trattava,  quindi, di una squadra senza esperienza, ma di un gruppo di scalatori famosi.

Tutto ciò non ha impedito l’ incidente occorso ad Alastair Swinton nel Koyo Zom, la vetta più alta della catena montuosa dell’Hindu Raj, un’area alpinisticamente poco conosciuta, che si trova tra l’Hindu Kush e il Karakórum.

Secondo  quanto riportato dai media britannici, Alastair Swinton sabato 28 settembre è  caduto per 30 metri, precipitando in un crepaccio a circa 5.900 metri di quota, durante la discesa del Koyo Zom. Tom Livingstone è riuscito ad estrarlo dal crepaccio, anche se le ferite subite non hanno permesso a Swinton di continuare la discesa della montagna.

Koyo-Zom: il crepaccio dove è caduto Alastair Swinton. ©Daily Record

Successivamente, l’agenzia responsabile della logistica della spedizione ha allertato i soccorsi, tuttavia un malinteso ha indotto i primi elicotteri del Pakistan Army Aviation a pensare che l’incidente fosse avvenuto a 3.500 m (campo base) anziché a 5.900 m.

Dopo essersi accorti dell’errore, sono state coinvolte altre unità operative con piloti esperti per il volo in quota  (5 Squadron, lo Squadrone d’alta quota del Pakistan Army Aviation), con base a Skardu. L’operazione è stata rimandata al giorno successivo dopo che è stato predisposto un punto intermedio di rifornimento carburante per l’aeromobile e un eliporto di fortuna.

Il 30 settembre, in mattinata, due elicotteri hanno finalmente raggiunto gli scalatori a 5900 metri di quota. Diversi i tentativi di atterraggio non andati a buon fine a causa del forte vento. Un’altra unità è riuscita a recuperare i due alpinisti dopo averli fatti spostare di circa 100 metri da dove si trovavano, in una zona lontano dalla cresta. Dopo circa sei ore, i due sono stati evacuati e trasportati a Gilgit, dove Alastair Swinton è stato ricoverato in ospedale, con un trauma cranico. Le sue condizioni sono stabili.

© Daily Record. Alastair Swinton, recuperato sul Koyo Zom