La norvegese, costretta a fermarsi per problemi alla schiena, stava tentando di coprire con gli sci i 1140 km di distanza dall’Hercules Inlet al Polo Sud
Dopo 20 giorni dall’inizio della sua spedizione in solitaria in Antartide e dopo 700 chilometri percorsi, Kristin Harila ha deciso di abbandonare il progetto di coprire con gli sci i 1.140 km di distanza dall’Hercules Inlet al Polo Sud, a causa di un infortunio, subito all’inizio del tentativo.
“Questo viaggio è stato a dir poco incredible. Antarctica ha superato ogni mia aspettativa con la sua bellezza e il suo fascino mitico”.
“Dopo un inizio difficile, con molta neve alta, ho trovato il mio ritmo e il mio passo – racconta Harila – Il piano era, come sono riuscita a fare verso la fine, affrontare lunghe marce giornaliere, alcune di oltre 50 chilometri, con una media di 48 chilometri negli ultimi sette giorni. Ma i miei problemi alla schiena non mi lasciano altra scelta che fermarmi. Speravo che il dolore si attenuasse, ma non mi abbandona”.
Secondo quanto riportato sul suo sito web, la norvegese avrebbe esaurito gli antidolorifici, rendendo molto doloroso e altamente rischioso continuare la spedizione.
“La regola più importante del Codice norvegese della montagna dice chiaramente: “Rinunciare in tempo; non c’è vergogna nella rinuncia”, precisa Harila.
Obiettivo della spedizione: far conoscere il lavoro e la mission della Lama Sherpa Foundation
“L’obiettivo della mia spedizione è stato quello di porre l’attenzione sulla Lama Sherpa Foundation – aggiunge la sci-alpinista – Il cui scopo è quello di garantire e promuovere la sicurezza. Il 2025 sarà un anno incredibilmente emozionante sia per me che per la fondazione. Inizieremo il nostro lavoro, soprattutto collaborando con altre persone e organizzazioni di talento che condividono i nostri obiettivi.”
La fondazione, attualmente in fase di costituzione, prende il nome dal caro amico di Kristin Harila, Tenjen “Lama” Sherpa. Insieme, nel 2023, stabilirono un record mondiale scalando tutti i 14 Ottomila, in soli 92 giorni. Tenjen Lama Sherpa morì tragicamente in una valanga poche settimane dopo, mentre supportava un’altra spedizione.
Harila stava tentando il record di velocità?
Harila non ha mai dichiarato di voler battere il record di velocità femminile dall’Hercules Inlet al Polo Sud stabilito nel 2023 da Preet Chandi (31 giorni, 13 ore e 19 minuti). Tuttavia, agli esperti delle spedizioni polari, sembrava ovvio che avesse gli occhi puntati su questo progetto. Nei suoi 20 giorni sui ghiacci, Harila ha affrontato con gli sci 700 km circa, coprendo in media 35 km al giorno, appena al di sotto della media giornaliera di Chandi di 36 km.
“Il mio pensiero e i miei migliori auguri di buona fortuna vanno [ora] a tutti quelli che stanno affrontando il viaggio verso il Polo Sud in questa stagione!”, ha postato Kristin il 29 dicembre.
“Posso fare il tifo per tutti gli altri norvegesi, in particolare per le donne incredibilmente forti che stanno affrontando trekking in solitaria verso il Polo Sud in questa stagione… Incrocio le dita per Hege Victoria Hege e per Karen [Kylleso], che ha solo 22 anni e sta facendo un lavoro straordinario”.
La norvegese Victoria Hege ha annunciato pubblicamente la sua intenzione di battere il record di Chandi e attualmente si sta dirigendo verso il Polo attraverso l’Hercules Inlet. Tuttavia, l’atleta non sta divulgando le sue distanze giornaliere e i suoi progressi.
Kylleso è impegnata in una spedizione in solitaria, senza supporto, lungo lo stesso percorso. Sta sciando con determinazione, ma non sta tentando record di velocità.
“Sono anche molto colpita da Arene-Kristian”, continua Harila, riferendosi alla sciatrice norvegese attualmente in corsa per battere il record di velocità maschile del francese Vincent Colliard, stabilito la scorsa stagione. Per farlo, Teigland dovrà raggiungere il Polo in meno di 22 giorni, 6 ore e 8 minuti.
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